Uccise e ferì i passanti con regolare porto d’armi, Stato condannato a maxirisarcimento

Risarcimento

Il Tribunale civile di Milano ha condannato il Ministero dell’Interno, responsabile in solido assieme all’agente che seguì la pratica, a un risarcimento superiore a due milioni di euro.

Lo Stato è stato condannato a un risarcimento nei confronti delle vittime di Andrea Calderini, al quale aveva concesso un regolare porto d'armi.
Ph Marian Weyo

Lo Stato dovrà risarcire le vittime di Andrea Calderini, il trentunenne che nel 2003 uccise la moglie e la vicina e poi, prima di suicidarsi, sparò dalla finestra del proprio appartamento ferendo tre passanti. A dispetto della propria instabilità mentale e di alcune denunce giudiziarie, Calderini era in possesso di regolare porto d’armi. Il Tribunale di Milano ha condannato il Ministero dell’Interno, responsabile in solido assieme all’agente che sbrigò la pratica, a un risarcimento di oltre due milioni di euro. La sentenza civile si salda ai processi penali nei quali l’agente di polizia che seguì il fascicolo, lo psichiatra e il medico militare che rilasciarono i certificati sono stati condannati a un anno e dieci mesi per concorso colposo negli omicidi.