Carmen non muore, la legittima difesa in scena al Teatro del Maggio fiorentino

Foto d'archivio di una rappresentazione classica della Carmen a teatro © Igor Bulgarin / Shutterstock.com

Leo Muscato ha cambiato il finale dell’opera di Bizet, in programma fino al 18 gennaio al Teatro del Maggio musicale fiorentino.

Cambia il finale dell'adattamento della Carmen messo in scena da Leo Muscato al Teatro del Maggio musicale fiorentino: la protagonista diventa l'emblema della legittima difesa e della lotta contro la violenza sulle donne.
Foto d’archivio di una rappresentazione classica della Carmen a teatro
© Igor Bulgarin / Shutterstock.com

Se ne sta parlando da giorni, non solo sulla stampa specializzata che si è divisa tra entusiasti e ortodossi inorriditi, già prima della prima. E l’allestimento della Carmen a firma di Leo Muscato, presentato al Teatro del Maggio musicale fiorentino dove andrà in scena fino al 18 gennaio (sold out tutte le serate), coinvolge anche il nostro mondo. Stavolta infatti cambia il finale dell’opera di Bizet: la protagonista non muore ma, in pericolo di vita, si difende dalle insidie del brigadiere Don José sparandogli e uccidendolo. È una distorsione voluta che parla principalmente di violenza sulle donne (no, “femminicidio” è un termine che non ci piace proprio) ma anche di legittima difesa e di liceità di fare tutto il possibile quando il pericolo sia reale. Ora, e per un po’, anche a teatro.

Muscato ha trovato una soluzione tutto sommato convincente”, scrive Piero Meucci, che ha assistito alla prova generale, per StampToscana. “È evidente che Carmen si trovi in una situazione di imminente pericolo di vita e dunque è ragionevole che tenti di difendersi”.