La Stampa: “Servono controlli più severi”

Hunter fall
© River34

L’edizione astigiana del quotidiano piemontese contesta la gestione della pratica venatoria nella regione e nel Paese.

Sull'edizione astigiana de La Stampa del 31 ottobre 2017 è comparso un articolo in cui si chiedono più controlli sulla sicurezza a caccia e sulle armi.
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L’incidente di caccia a Bruno (AT), dove un cinghialaio ha colpito a morte un altro cacciatore, ha comprensibilmente dato la stura alle riflessioni e alle immancabili polemiche sulla sicurezza a caccia e sull’utilizzo delle armi. Sull’edizione astigiana de La Stampa in edicola ieri è comparso un articolo a firma Riccardo Coletti dal titolo “Caccia, troppi morti per errore: ora servono controlli più severi”. Coletti parla di “due grandi correnti” all’interno del mondo venatorio: chi preda la piccola selvagginacon i pallini” e chi “in squadre organizzate, bracca i cinghiali con la pallottola”.

Al di là delle terminologie, niente è detto, giusto per dirne una, di chi caccia gli ungulati, escluso anche dalla presunta dicotomia tra “chi caccia lepri e fagiani” e “i cinghialisti (sic)”, con cui “convive con difficoltà”. Il senso è: ci vogliono più regole e maggiori controlli, nella convinzione che “sia meglio graziare una preda che commettere un reato”. La lettura diretta dell’articolo può portare ognuno a formarsi la propria opinione, sia sulla tematica sia sull’approccio giornalistico alla questione.