La Ruger arricchisce il catalogo delle varianti della Lcp Max, pistola compatta calibro .380 acp, con due novità caratterizzate dalla presenza della sicura manuale.
Sul lato sinistro del fusto è comparsa la sicura manuale: con quest’aggiunta la Ruger ha arricchito il catalogo delle varianti della Lcp Max con ben due novità, una delle quali (#13754; l’altra è contrassegnata col codice #13749) caratterizzata anche dalla presenza dell’indicatore di colpo in camera e del disconnettore del caricatore (10+1 colpi, sgancio reversibile); il sistema brevettato Secure Action, inoltre, interviene sul cane e sul grilletto, dal reset positivo.
Dal punto di vista tecnico si tratta di due pistole semiautomatiche compatte, o forse ultracompatte (la canna, in lega d’acciaio con finitura ossido nero e passo di rigatura 1:16”, misura 71 millimetri; ne deriva una lunghezza complessiva di 131 millimetri, cui corrisponde un peso di 300 grammi) calibro .380 acp, col carrello in acciaio inossidabile (ben evidenti i tagli di presa) e l’impugnatura in nylon rinforzato in fibra di vetro.
Inoltre, alla mira frontale al trizio s’accompagna una tacca di mira u-notch, regolabile in deriva, che favorisce l’allineamento; la configurazione dovetail rende ciascuna delle due pistole compatibile con le mire aftermarket stile Bodyguard.
Infine il prezzo: sul mercato internazionale (l’eventuale distribuzione in Italia passerà dalla Bignami) la Lcp Max con sicura manuale costa 379 dollari.
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