Il settore munizioni fa da traino ai ricavi del gruppo Colt-Cz, che nei primi tre trimestri del 2025 è cresciuto di più del 7% su base annua.
Nei primi nove mesi del 2025 il gruppo Colt-Cz ha fatturato 16,1 miliardi di corone ceche (al cambio sono circa 665 milioni di euro), il 7,3% in più su base annua. Lo si apprende da un comunicato della stessa società, che segnala che da traino ha fatto il segmento delle munizioni, nel quale hanno inciso «sia l’impatto del consolidamento integrale di Sellier & Bellot» sia l’aumento degli ordini del settore militare e delle forze dell’ordine.
Il numero di armi vendute, infatti, è sceso del 10,4%: erano 463.186 a fine settembre 2024, sono 415.146 (249.669 corte, 165.477 lunghe) quest’anno; è calata soprattutto la vendita di armi a marchio Colt, soprattutto per la debolezza del mercato americano (vale 5,3 miliardi di corone ceche, ossia poco meno di 220 milioni, -15,9% su base annua).
Dopo il pagamento delle imposte l’utile netto rettificato risulta pari a 1,5 miliardi di corone ceche, circa 60 milioni di euro, +11,8% rispetto al 2024.
«Siamo particolarmente soddisfatti del miglioramento dei margini complessivi» commenta Radek Musil, amministratore delegato del gruppo Colt Cz, «trainati dal segmento munizioni e dalla continua crescita nei nostri mercati chiave, soprattutto in Europa. Gli sviluppi sfavorevoli nel mercato statunitense hanno avuto ripercussioni non solo sulla nostra azienda, ma anche sui nostri concorrenti. Tuttavia, riteniamo che le misure sviluppate nel corso dell’anno ci aiuteranno a migliorare gradualmente la nostra posizione».
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