Boom di background check nel mese di marzo

Secondo emendamento costituzione americana

Gli analisti ritengono che il trend sia da mettere in relazione con la possibile stretta sulle armi a seguito della strage di Parkland.

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© Joe Belanger

È il marzo col più alto numero di background check degli ultimi 20 anni e, in assoluto, il terzo mese di sempre per richieste, dietro dicembre 2012 (2.783.765) e a un soffio da dicembre 2016 (2.771.159). La nota rilasciata dall’Fbi e ripresa dall’Nra ha reso noto che dal 1° al 31 marzo 2018 sono 2.767.699 i cittadini degli Stati Uniti che hanno chiesto il background check, il controllo dei precedenti, necessario per l’acquisto di un’arma. L’Fbi specifica che non è ovviamente possibile instaurare una correlazione uno a uno tra richieste di licenze e armi vendute, considerata la variegata legislazione degli Stati americani. Gli analisti ritengono che il boom di richieste sia da mettere in relazione con la possibile stretta sulle armi a seguito della strage di Parkland. Secondo l’Nra, se rispettate, le previsioni potrebbero portare il monte delle richieste del 2018 a superare25.235.215 del 2017, ma non il record assoluto del 2016 (27.538.673 richieste nei dodici mesi).