Come (e cosa) comprano gli italiani

osservatorio Monitoring Sell-Out
Archivio Shutterstock / DmyTo

È operativo l’osservatorio Monitoring Sell-Out: Anpam ha reso noti i dati statistici sull’acquisto di armi e munizioni in Italia nel corso dei primi sei mesi del 2016

osservatorio Monitoring Sell-Out
Archivio Shutterstock / DmyTo

Durante la presentazione del nuovo osservatorio Monitoring Sell-Out, Anpam ha divulgato i dati dell’indagine sulla spesa per armi e munizioni in Italia relativa al primo semestre 2016.

La distribuzione lungo lo Stivale

Nei primi sei mesi del 2016 l’osservatorio ha preso in considerazione 260 punti vendita, rappresentativi del 30% del mercato. Le vendite sono ripartite abbastanza uniformemente lungo l’arco della Penisola. Il 31% degli acquisti è stato effettuato a sud, il 25% al centro e circa il 20% sia nel nord-est sia nel nord-ovest.
I ricavi medi per punto vendita sono però più elevati al nord (+22% sulla media). Al centro e al meridione ci si attesta intorno al -12% rispetto al dato complessivo nazionale.
Metà della spesa è impegnata per l’acquisto di munizioni, il 25% per armi lunghe a canna liscia. L’altro quarto è diviso equamente tra armi lunghe a canna rigata e armi corte.

Il primato dei grandi

Tirano molto i top-brand. Nella canna liscia, il dato aggregato di Beretta, Benelli, Franchi, Rizzini, Fabarm e Perazzi supera il 70% del totale. Browning (26%) e Benelli (17%) si prendono i primi posti nella canna rigata. Nelle armi corte Glock e Beretta si contendono il primato col 25% a testa. Seguono Smith & Wesson e Tanfoglio.
Fiocchi, RC, Cheddite, Nobel Sport, Baschieri & Pellagri, Clever e Bornaghi coprono il 95% del fabbisogno nazionale di munizioni.

L’osservatorio Monitoring Sell-Out

L’osservatorio Monitoring Sell-Out è lo strumento di market intelligence promosso da Anpam per rilevare l’andamento delle vendite di armi sportive e munizioni e monitorare il posizionamento dei marchi.
Per rendere operativo l’osservatorio, Anpam ha mappato il mercato italiano individuando oltre 1.300 punti vendita a cui si aggiungono circa 400 associazioni sportive e tav.
Il volume di affari del sistema è valutato intorno ai 100 milioni di euro.
I dati relativi al secondo semestre 2016 saranno resi noti nell’aprile 2017.