Gioielliere indagato per omicidio volontario: spuntano le prime ricostruzioni

Gioielliere pisano

Dalle prime indagini risulta che uno dei malviventi che hanno tentato di rapinare l’esercizio del gioielliere pisano Daniele Ferretti sia passato per un sopralluogo il giorno precedente.

La procura ha formalizzato l'indagine per omicidio volontario nei confronti del gioielliere pisano Daniele Ferretti; emergono anche le prime ricostruzioni.
Archivio Shutterstock / Andrey Burmakin

«Ci siamo difesi, perché hanno sparato per primi verso mia moglie e io ho reagito». Tgcom riporta queste parole di Daniele Ferretti, il gioielliere pisano che ieri sera ha ucciso uno dei malviventi che stavano portando a termine una rapina nel suo esercizio. Nel frattempo la procura ha formalizzato l’iscrizione del gioielliere nel registro delle notizie di reato con l’imputazione di omicidio volontario. Le prime indagini parlano di otto colpi sparati in totale, due da parte dei banditi e sei dal gioielliere. Due dei quali sono andati a segno. Dalle prime ricostruzioni emerge che uno dei due rapinatori era passato la sera precedente a visionare alcuni gioielli assicurando di tornare il giorno successivo perché al momento sprovvisto di carta di credito.