Porto d’armi, a New York una class action contro la polizia

Porto d’armi, a New York una class action contro la polizia

Un gruppo di proprietari di armi a New York e nel New Jersey ha citato in giudizio la divisione del New York Police Department incaricata di esaminare le domande di permessi e licenze per armi da fuoco. Motivi? I requisiti richiesti dal Nypd “impossibili da soddisfare” e tempi di attesa infiniti.

Come riportato dal sito Gothamist, coloro che propongono la class action sostengono che i notevoli arretrati accumulati dalla divisione “paralizza” di fatto l’esame delle richieste presentate da persone che vogliono esercitare legalmente i loro diritti dettati dal Secondo emendamento. Inoltre, alcune richieste presenti nella domanda (per esempio alcuni codici rilasciati dal venditore) non sono materialmente disponibili da parte del proprietario, e ciò causerebbe ulteriori ritardi.

Nella class action i proprietari di armi chiedono di nominare un supervisore federale per controllare il team che si occupa delle licenze. Tra i querelanti figurano un ex procuratore, un istruttore di armi da fuoco certificato dalla National Rifle Association, un impiegato di un negozio di armi e un camionista. Tutti loro hanno ottenuto con successo licenze di armi in altri Stati, ma hanno faticato a completare l’iter a New York City.

Richieste di porto d’armi in grande crescita

Dopo che l’anno scorso la Corte Suprema degli Usa ha respinto le leggi sul porto occulto adottate dallo Stato di New York, molti proprietari di armi hanno sperato che la decisione si traducesse in un allentamento dei requisiti statali per possedere e portare una pistola.

Non è stato così: il legislatore statale ha rapidamente approvato un pacchetto di leggi che hanno imposto un maggior numero di requisiti per il possesso legale di armi, provocando molte cause legali.

A ogni modo le domande di licenza e permesso di armi hanno continuato ad arrivare in seguito alla decisione della Corte Suprema: il Nypd ha ricevuto più di 7.400 domande l’anno scorso – 6.066 per pistole – rispetto alle circa 4.700 del 2021 (non si sa quante siano sono state approvate).

Questo aumento si aggiunge alla crescita enorme di domande di porto d’arma verificatasi al culmine della pandemia del 2020, quando la divisione licenze ha ricevuto quasi 9.300 richieste, secondo i dati del Nypd.

Meno sparatorie, ma più sequestri di armi

Le domande giunte al Nypd sono spinte dalla crescita delle armi illegalmente detenute in circolazione (o dalla percezione che i cittadini hanno): infatti, mentre è diminuito il numero di sparatorie e omicidi, la polizia ha tolto dalle strade circa 7.000 armi da fuoco, con un numero di arresti per armi da fuoco nel 2022 giunto al massimo degli ultimi 30 anni.

I proprietari di armi si sono lamentati a lungo dei lenti tempi di consegna della divisione delle licenze del Nypd e dei bassi tassi di approvazione, anche prima del picco di armi da pandemia e della revisione delle leggi sulle armi di New York. Ciononostante, il numero di dipendenti nella divisione licenze NYPD è rimasto invariato.

I ritardi dovuti allo smart working

Il sito americano Gothamist che ha rilanciato la notizia ha contattato Michael Marten, ex tenente della divisione licenze che ora lavora come consulente aiutando le persone a compilare le loro domande.

Secondo Marten, i tempi di elaborazione dell’ufficio sono stati notevolmente ridotti dal personale che lavorava da casa durante la pandemia. Marten ha affermato che i tempi di consegna hanno recentemente iniziato a riprendersi, ma ha aggiunto che il personale ha un numero elevato di casi con cui può essere difficile tenere il passo.