Le aziende degli Stati Uniti prendono le distanze dall’Nra

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Le proteste in corso negli Stati Uniti stanno portando alcuni grandi gruppi commerciali a non rinnovare o a porre fine alle convenzioni con la lobby delle armi.

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© Yeexin Richelle

Se sia il segno di un cambio di mentalità della società civile americana è presto per dirlo. Certamente però alcune importanti aziende degli Stati Uniti stanno prendendo le distanze dall’Nra non rinnovando gli accordi commerciali. In testa c’è la First National Bank di Omaha, la principale banca privata americana, che ha annunciato che non rinnoverà il contratto che prevede l’emissione di carte di credito Visa col marchio della lobby delle armi. Le società di autonoleggio Enterprise Car Rentals, Avis e Hertz hanno reso noto di aver messo fine agli sconti per i membri dell’associazione; stessa decisione nelle ultime ore per le compagnie aeree Delta e United. Black Rock ha invece intenzione di eliminare le società legate alle armi dai portafogli dei clienti che non vogliono investirvi. Terminato anche il programma di prezzi ridotti di Symantec, l’azienda di sicurezza informatica, delle compagnie di assicurazioni Chubb e MetLife, delle società di traslochi Allied Van Lines e Northamerican Van Lines e della catena di alberghi Wyndham.

La reazione dell’Nra è stata affidata al vicepresidente Wayne LaPierre, secondo il quale «gli opportunisti non hanno aspettato un secondo per sfruttare la tragedia [di Parkland, ndr] per ottenere un guadagno politico. Odiano l’Nra, odiano il secondo emendamento, odiano la libertà individuale». Ma nel frattempo l’hashtag #boycottnra è diventato trending topic su Twitter.