Il Comitato Direttiva 477: «Ci vuole una posizione chiara»

Comitato Direttiva 477 legittima difesa

Le forze politiche devono chiarire i loro piani sulla legittima difesa: il CD 477 monitorerà la situazione.

Mentre si discute della riforma della legittima difesa, il Comitato Direttiva 477 chiede che i partiti facciano chiarezza sulle loro volontà.
Archivio Shutterstock / Stokkete

È necessario che tutti i partiti assumano una posizione chiara sulla legittima difesaprima del termine della legislatura”. Lo chiede il Comitato Direttiva 477 prendendo atto della sostanziale inutilità della riforma della legittima difesa. Il CD 477 lamenta inoltre “la strumentalizzazione politica dell’argomento” e considera il testo “sostanzialmente una provocazione per coloro che invece richiedono una normativa più chiara e una maggiore tutela dell’onesto aggredito piuttosto che del disonesto aggressore”.
Nel nuovo testo non c’è alcuna autentica novità, perché rimane comunque in vigore “il requisito della proporzionalità tra difesa e offesa già in vigore”.

Altro che chiarezza e oggettività: “il nuovo testo non apporta alcun innovamento o ampliamento della legittima difesa, ma al contrario aumenta il livello di confusione e di interpretabilità della norma”.
Il Comitato Direttiva 477 si domanda poi dove siano finiti i due milioni di firme in calce alla proposta di iniziativa popolare sull’inviolabilità del domicilio promossa dall’Italia dei Valori. L’idea è stata completamente ignorata, ma “introduceva l’importante principio secondo cui colui che commette un reato non può reclamare eventuali danni subiti durante l’azione criminale”.