La scomparsa di Andrea Toschi

La scomparsa di Andrea Toschi
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All’età di 73 anni, abbastanza improvvisamente, ci ha lasciato Andrea Toschi. Con lui si chiude una storia famigliare di lavoro e di dedizione alla costruzione di fucili da caccia di alta classe che affonda le sue radici all’inizio dell’Ottocento

I Toschi sono stati la più antica e longeva dinastia di maestri archibugieri romagnoli e possiamo dire italiani, superati solo come data di fondazione dalla Beretta e dagli altri grandi armaioli romagnoli, gli Zanotti.

Una storia centenaria

Il primo Toschi ad iniziare l’attività pare sia stato un Giuseppe Toschi di Antonio, nato nel 1792, ma notizie scritte e documentate si hanno solo dopo il 1850, quando la ditta era retta da Alessandro Toschi, che aveva bottega a Villa San Martino (Lugo di Romagna), in un vecchio edificio pare risalente al 1837, situato sulla via provinciale Bagnara, demolito anche per motivi di viabilità nel 1999. Nell’ultimo decennio del 1800 la ragione sociale divenne “Toschi Roberto e Fratelli”.

Roberto Toschi fu il vero propulsore dell’attività, colui che le diede fama a livello nazionale, con una produzione ai massimi livelli di accuratezza e di stile. Un suo fratello, Dante, fu il rappresentante e l’importatore per l’Italia – con sede a Bologna –  della celebre polvere da caccia inglese Ballistite Nobel, allora considerata la migliore del mondo.

Nel secondo dopoguerra la ditta era retta da Renzo Toschi, che lavorava con il fratello Carlo, con il figlio di Carlo, Andrea, con il bravissimo Giannetto Petroncini e con qualche altro armaiolo.

La scuola archibugiera romagnola

Dall’officina, attrezzata con macchinari vetusti ma sempre guidata da mani sagaci ed esperte, sono usciti nel tempo prima fucili a spillo, poi doppiette a cani esterni, spesso con la loro tipica chiave di chiusura laterale “a serpentina”, infine i moderni fucili a cani interni e perfino qualche sovrapposto. Ricordo che in quegli anni la super-elitaria armeria del commendator Casciano di Roma, quando doveva eseguire qualche difficile e impegnativo intervento sui costosi fucili inglesi che vendeva alla propria sofisticata e ricca clientela, si rivolgeva immancabilmente alla Toschi. Con Andrea, nato nel marzo 1951 e degno erede di una simile tradizione di eccellenza, cessa , a 232 anni dalla nascita del capostipite Giuseppe, la saga di una famiglia che ha saputo onorare la scuola archibugiera romagnola, travalicando tre secoli di storia.

I Toschi Day

Andrea Toschi organizzava da anni anche il Toschi Day, gara di tiro alle eliche alla quale si poteva  partecipare solo con fucili Toschi, che attirava amici, appassionati e collezionisti da tutta Italia.

Alla moglie Brunella e alla figlia Elena porgo le sentite condoglianze mie personali e della rivista tutta.