Marche all’arme, boom di richieste

Archivio Shutterstock / Roland IJdema

In tre mesi le richieste di porto d’armi sono aumentate del 13% rispetto a tutto il 2016. E Spp e Fratelli d’Italia spingono per una riforma della legittima difesa

Nel primo trimestre del 2017 le richieste di porto d'armi nelle Marche sono aumentate del 13%: lo rivela il Sindacato di polizia penitenziaria.
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+13% rispetto all’anno precedente. In un solo trimestre. È tale la crescita delle richieste di porto d’armi nelle Marche. Il dato è stato riferito da Aldo Di Giacomo, segretario del Sindacato di polizia penitenziaria, nel corso di un sit-in promosso insieme a Fratelli d’Italia. L’obiettivo della protesta è la promozione della riforma della legge sulla legittima difesa.
Aumento delle pene a sei anni per violazione di domicilio. Nessun risarcimento al ladro in caso di difesa. Nessuna condanna per chi si difende. Sono questi i capisaldi della proposta di legge sostenuta da una petizione che ha raccolto 60.000 firme. Il Corriere Adriatico riporta la chiosa di Carlo Ciccioli, segretario regionale di FdI. “Visto che lo Stato non ce la fa o non vuole tutelare, i cittadini chiedono almeno di essere messi nelle condizioni di difendersi da soli. E”, conclude Ciccioli, “di essere messi sullo stesso piano dei delinquenti, come garanzie”.