La Federcaccia toscana prende posizione contro Sergio Sorrentino, presidente nazionale dell’Arcicaccia, che esclude l’assegnazione diretta per la caccia al cinghiale.
![La Federcaccia Toscana contesta la proposta di Sergio Sorrentino (Arcicaccia) sul rifiuto dell'assegnazione diretta delle zone nella caccia al cinghiale.](https://www.armimagazine.it/wp-content/uploads/2017/03/Cinghialai-assegnazione-diretta-rotazione-o-sorteggio-300x200.jpg)
L’elezione di Sergio Sorrentino al vertice dell’Arcicaccia ha rappresentato una rottura netta nei confronti delle altre associazioni venatorie. E la Federcaccia toscana sale sulle barricate contro la proposta del presidente nazionale per la gestione della caccia al cinghiale: solo sorteggio e rotazione delle squadre. E niente assegnazione diretta. È quanto è emerso durante una riunione del tavolo di coordinamento convocato dall’assessore regionale Marco Remaschi. La Fidc sostiene che la proposta di Sorrentino trascuri “la sana e corretta gestione degli equilibri faunistici“. Perché si genera “all’insegna di una torbida logica del sospetto“. Nelle intenzioni, la proposta di Sorrentino “nascerebbe dall’esigenza di garantire, con la rotazione e il sorteggio, trasparenza e correttezza nelle assegnazioni“. Ma in questo modo si perde ogni legame col territorio. Decisa la chiusura della Federcaccia: “la notizia si commenta da sola“.