Il dipartimento di Giustizia sulla stampa 3D di armi

Stampa 3D di armi

La fondazione Secondo emendamento e la Defense Distributed di Cody Wilson hanno raggiunto un accordo col governo statunitense. È lecito condividere online i modelli che gli utenti possono scaricare per la stampa 3D di armi.

Svolta per la stampa 3D di armi. Il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha raggiunto un accordo stragiudiziale con la fondazione Secondo emendamento e la Defense Distributed di Cody Wilson. Diventa dunque lecito condividere online i modelli tridimensionali di armi che gli utenti possono scaricare e stampare in tre dimensioni. Rimane il divieto di vendita.

L’accordo prevede peraltro che il governo si sobbarchi una parte cospicua delle spese legali generate dalla controversia, risolta poi fuori dall’aula di un tribunale. Si parla di poco meno di 40.000 dollari. Wilson, trentenne texano, aveva fatto leva sui primi due emendamenti della Costituzione americana per rivendicare il proprio diritto di condividere modelli stampabili di armi. La vicenda va avanti dal 2013, quando il governo statunitense intimò a Wilson di chiudere il portale su cui aveva caricato i primi modelli di arma stampabile 3D. Sul sito di Defense Distributed si annuncia che il progetto di divulgare modelli per la stampa 3D di armi riprenderà ufficialmente il 1° agosto. L’era delle armi scaricabili da internet, si legge sul portale, comincia davvero.