Armi Magazine giugno 2020 vi aspetta in edicola!

In coincidenza con la riapertura delle armerie e con la possibilità di ritornare a muoversi liberamente (senza autocertificazione!) almeno all’interno della propria regione, arriva anche in edicola Armi Magazine giugno 2020.

La copertina di Armi Magazine giugno 2020 è dedicata al Ruger Super Gp-100 cal. .357 Magnum, realizzato dal Custom Shop della Casa americana: la canna da 5,5” è rivestita da un manicotto con 12 aperture per una dissipazione del calore maggiore e per ridurre il peso del revolver. Tra le altre prove a fuoco più interessanti, possiamo segnalare Sabatti Saphire Extended Range cal. .30-06 Springfield, Tanfoglio Stock III Special cal. 9×21 Imi, Retay Masai Mara Bottomland Green cal. 12, Kimber K6S Dasa cal. .357 Magnum e Cz 75 Sp-01 Shadow Orange cal. 9×21 Imi. Attualità in primissimo piano con la fase 2 dal punto di vista dei detentori di armi e dell’intero settore armiero, il ripensamento della Corte di Cassazione sui “bossoli militari” e una sentenza davvero interessante del Consiglio di Stato su riabilitazione penale e porto d’armi. Il super-test del mese è incentrato sulle palle Hornady Hap 9×21 Imi: è giustificata la loro fama di produrre rosate straordinariamente strette? La scarsità di munizioni commerciali ha reso obbligatoria la ricarica domestica per il .257 Roberts, un calibro particolarissimo e limitatamente diffuso: vi forniamo qualche “ricetta”. Il “testa a testa” vede come protagonista il calibro .22 Long rifle, con quattro cartucce sul campo: due proposte americane con palle ramate espansive contro il tipico piombo nudo lubrificato con profili round nose e hollow point. Spazio al collezionismo con l’incredibile storia dell’azienda scozzese John Dickson & Son, celebre per per la sua doppietta round action, e con una pistola davvero iconica, con la quale hanno sparato diverse generazioni di appassionati: la Beretta 75 cal. .22 Lr. Per le ex-ordinanze, le caratteristiche e le prove a fuoco di alcuni dei più famosi fucili d’esercitazione (trainer) inglesi. Giulio Matteoni, istruttore federale, ha perfezionato un metodo, denominato Pft, per ottenere una migliore performance al tiro: vediamo insieme di cosa si tratta. La scelta di montare uno scatto mono o bigrillo dipende da alcuni fattori, che spaziano dal rendimento tecnico all’aspetto estetico: li abbiamo analizzati. E ancora la rubrica “Questione di legge“, la seconda parte di “Digital Show“, l’intervista a Fabio Partigiani (preparatore atletico delle nazionali di tiro a volo), i fondamenti costituzionali dell’uso ludico delle armi e tanto tanto altro ancora. Buona lettura e un abbraccio dallo staff di Armi Magazine.