Beccaccia: attenzione ai prelievi, quest’anno la stagione riproduttiva è stata scarsa

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ll Game & Wildlife Conservation Trust lancia un appello ai cacciatori di beccaccia: “moderate i prelievi, i dati di monitoraggio ci hanno restituito l’informazione che quest’anno la beccaccia ha avuto una scarsa stagione riproduttiva“.

Andrew Hoodless, che è a capo della Wetland Research presso il Game & Wildlife Conservation Trust (GWCT), ha lanciato un APPELLO RIVOLTO AI CACCIATORI BECCACCIAI sollecitando la moderazione nei prelievi, segnalando che la recente raccolta dati sulla specie ha indicato che quest’anno la beccaccia ha avuto una scarsa stagione riproduttiva. L’informazione proviene dal monitoraggio della specie nella Russia occidentale.

Quest’anno è stata registrata la percentuale più bassa degli ultimi dieci anni di giovani dell’anno. Un quadro simile, ma frammentario, sta emergendo anche dai dati raccolti nel Regno Unito e in Francia, e lettura delle ali delle beccacce abbattute all’inizio della stagione di caccia in Francia e in Italia ha confermato una percentuale inferiore di giovani dell’anno rispetto al solito nella maggior parte del territorio.

La causa di ciò sembra risiedere nel tempo insolitamente freddo e umido nel momento in cui la maggior parte delle covate si stava schiudendo nei territori di riproduzione in Russia occidentale, con conseguente aumento della mortalità dei pulcini.

I cacciatori chiamati in causa

Il dottor Hoodless ha rilasciato la seguente dichiarazione: “GWCT e tutto il Woodcock Network consigliano ai cacciatori del regno Regno Unito di moderarsi nei prelievi nel corso di questa stagione. Ciò fa da eco alle iniziative in questo senso intraprese in altri Paesi europei. Un ulteriore aggiornamento sarà pubblicato sul sito del GWCT all’inizio di gennaio, una volta che saranno disponibili nuove informazioni.

“Sebbene eventi simili siano accaduti molte volte in passato, questa è la prima volta che il monitoraggio della specie e un’informazione più fluida e coordinata a livello europeo sono stati in grado di offrire puntualmente un’indicazione di prudenza ai cacciatori.

“Normalmente le popolazioni si riprendono dopo tali eventi, ma la maggior parte dei cacciatori sicuramente comprenderà l’importanza di preservare gli stock riproduttivi quando ci sono segni evidenti e accertati di eventi naturali avversi e saranno pronti a ridurre al minimo la pressione venatoria per aiutare il recupero della popolazione”.