Detenzione di munizioni: ecco come si configura secondo la Cassazione

cinque proiettili 9 mm: detenzione di munizioni
© Jiri Hera

In un’ordinanza la Cassazione ha chiarito che cosa si debba intendere per detenzione di munizioni, in analogia con quanto previsto per le armi.

cinque proiettili 9 mm: detenzione di munizioni
© Jiri Hera

Anche per la detenzione di munizioni vale quanto stabilito per le armi. Perché se ne possa parlare propriamente, ci vogliono permanenza del possesso e disponibilità autonoma. Anzi: “un minimo di permanenza del rapporto materiale tra detentore e cosa detenuta e un minimo apprezzabile di autonoma disponibilità del bene da parte del soggetto”. È la Cassazione a esprimersi così in un’ordinanza relativa a una causa dello scorso aprile e pubblicata, insieme alle motivazioni, negli scorsi giorni. Non ci interessa tanto il caso specifico nel quale la magistratura doveva decidere se la cartuccia incriminata fosse detenuta dal padre o dal figlio. Vale però la pena di sottolineare il passaggio in cui, parlando di detenzione abusiva di armi, se ne accomunano per analogia le munizioni, definendo il concetto stesso di detenzione.