“Cambiamo le direttive tecniche per poligoni in galleria e a cielo aperto”: la richiesta dell’Uits

“Cambiamo le direttive tecniche per poligoni in galleria e a cielo aperto” la richiesta dell’Uits: bersaglio da tiro a segno con fori da proiettile
© Wandee007 / shutterstock

Igino Rugiero, commissario straordinario Uits, scrive allo Stato maggiore dell’esercito chiedendo di modificare le direttive tecniche per poligoni in galleria e a cielo aperto.

Da tempo ormai la loro funzione non è più solo istituzionale, ma evidentemente anche sportiva: l’Uits chiede dunque di mettere mano alle direttive tecniche per poligoni in galleria e a cielo aperto, rispettivamente DT-P1 e DT-P2. Il commissario straordinario Igino Rugiero ha inviato una lettera allo Stato maggiore dell’esercito per chiedere un confronto dal quale scaturisca la rielaborazione delle circolari.

Le attuali direttive tecniche per stand di tiro a fuoco, scrive Rugiero, risentono del tempo in cui sono state ideate: l’ispirazione originaria risale infatti a metà degli anni Sessanta. Oltretutto in alcune parti non risultano più conformi alle attuali norme antincendio e alle disposizioni su sicurezza sul lavoro, salvaguardia ambientale, abbattimento delle barriere architettoniche.

La legge deve fissare i requisiti di base. Poi, sostiene l’Uits, i progettisti devono poter trovare le migliori soluzioni tecniche e i materiali migliori. L’efficienza di un poligono non può infatti essere rimandata alla sola manutenzione.

Se non si aggiornano le direttive tecniche, chiude Rugiero, si rischia di favorire i poligoni privati a scapito delle sezioni di tiro a segno. Occorre un nuovo piano che alla sicurezza passiva aggiunga criteri adeguati di sicurezza attiva (=idoneità del tiratore a utilizzare l’impianto sportivo).

Non è l’unica questione sul tavolo. Coni e governo stanno infatti esaminando il nuovo statuto dell’Uits, che Rugiero vuol far approvare prima dell’assemblea elettiva.

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