Com’è nato il .223 Remington?

Il calibro .223 Remington gode di una grande diffusione tra gli appassionati. Però non tutti conoscono la sua “storia”. La ripercorriamo insieme

La versione sperimentale di quello che poi diventerà il calibro .223 Remington apparve per la prima volta nel 1957 per essere destinato al fucile d’assalto Armalite Ar-15. Nel 1964, terminata la progettazione, fu ufficialmente adottato dall’Esercito degli Stati Uniti sotto il nome di 5,56 Ball Cartridge M193. I lunghi test dell’Us Army si svolsero a Fort Monroe, in Virginia. Fu poi camerato nel fucile a tiro selettivo M16 e derivati, nonché nell’attuale evoluzione Colt M4 in produzione dal 1994. Uno dei requisiti richiesti per il nuovo calibro era il mantenimento di un regime supersonico alla distanza di 500 yard, effetto che non si poteva certo pretendere dal .222 Remington già presente sul mercato. Lavorando insieme a Gene Stoner della Armalite, Robert Hutton studiò un bossolo leggermente più lungo del .222 Remington (5,56×43 mm) e più capiente, a causa dell’avanzamento della spalla e alla contestuale riduzione sull’altezza del colletto. Allo stesso tempo la Sierra realizzò per lo scopo una palla full metal jacket con profilo della base boat tail dal peso di 55 grani. Questa combinazione rispecchiava le richieste progettuali. L’annuale risalente al 1971 della rivista Guns&Ammo – della quale Robert Hutton era redattore tecnico – documentò quanto detto. In breve termine divenne munizione d’ordinanza.

La versione civile

La Remington ne elaborò la versione civile, che ha ampiamente surclassato per popolarità le sue due precedenti .222 Remington e .222 Remington Magnum (5,56×47 mm). Da allora – e tutt’oggi – ogni costruttore di carabine bolt action ebbe in catalogo almeno un modello destinato alla nuova cartuccia (Frank C. Barnes, Cartridges of the world, XIII ed., Iola, 1997, p. 19 ss.). I bossoli del 5,56 Nato e del .223 Remington sono sostanzialmente identici, ciò che cambia è il solo volume interno. Le specifiche militari richiedevano una parete più spessa per resistere meglio agli effetti del tempo da ciò la conseguente, seppur minima, riduzione della capacità contenitiva. Sul numero di luglio 2020 di Armi Magazine, il testa a testa tra 5,56 e .223 Remington.

 

I numeri del .223 Remington

Calibro: .223 Remington

Diametro massimo del proiettile: 5,70 mm (.224”)

Lunghezza massima della cartuccia (Oal): 57,40 mm

Lunghezza massima del bossolo: 44,70 mm

Angolo di spalla: 46°

Diametro del colletto: 6,43 mm

Diametro del fondello: 9,60 mm

Pressione di esercizio (media massimale): 4.300 bar

Tipologia degli inneschi: Small Rifle Standard

Passo di rigatura tipico: 1:12” – 1:305 mm