Si chiama Apocalypse Max la nuova pistola da collezione della Cabot Guns, che la produrrà in appena cento esemplari.
Saranno solo cento gli esemplari che la Cabot Guns metterà in produzione, e che distribuirà (9.495 dollari il prezzo sul mercato internazionale) nei prossimi mesi: l’Apocalypse Max, la nuova semiautomatica bifilare (due i caricatori forniti, di 17 o 20 colpi calibro 9×19 mm; 2.587 grammi il peso di sgancio del grilletto flat) che s’affianca all’Insurrection e alla Serenity Max, ha le potenzialità per diventare una delle pistole da collezione più ricercate nel 2026.
La Cabot Guns ha scelto l’acciaio inossidabile 416 sia per la canna di 5” (127 millimetri), sia per il fusto sia per l’impugnatura, l’acciaio Damasco (pesante, finitura Dlc) invece per il carrello, le cui fresature sono diverse da un esemplare all’altro, «come se fossero impronte digitali».
Alla tacca posteriore tattica e alla mira frontale in fibra ottica si può aggiungere, opzionale, la piastra per red dot, così da rendere l’Apocalypse Max una pistola optic ready compatibile con l’impronta del Trijicon Rmr.
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