Lionsteel M5, il fisso firmato da Molletta

Perché un coltello sia interessante, non serve per forza che abbia un design inedito: basta semplicemente che sia fatto bene, tanto nei materiali quanto nell’ergonomia. Se poi è impreziosito da qualche lavorazione ricercata, il gioco è fatto. Come nel caso del Lionsteel M5

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Il Lionsteel M5 è un coltello pensato per lavorare, che non necessita di forme strane per attrarre il pubblico, ma punta piuttosto sulla cura realizzativa e sulla praticità

La gamma dei fissi Lionsteel conta quattro modelli, tutti distinti dalla lettera M seguita un numero maggiore man mano che aumentano le dimensioni del coltello. Al momento, il più piccolo è l’M2, con lama da 9 cm, nato dalla collaborazione con il forum Italiano MCKF. Poi si passa all’M3, che offre 1,5 cm di lama in più e uno spessore maggiore, per arrivare all’M5 protagonista del nostro articolo, che può contare su un ulteriore centimetro di tagliente. Se ancora non basta, si passa al mastodontico M7, con 18 cm di lama. Fra tutti, il Lionsteel M5 è quello che offre il miglior mix fra peso, filo utile, robustezza e portabilità: averlo al fianco tutto il giorno non è un fastidio, e si sentirà la mancanza di ulteriore lama solamente nell’uso a mo’ di machete o accetta.

Design by Molletta

Come molti altri Lionsteel, è stato disegnato da Michele Pensato, più conosciuto come “Molletta”, che vi ha riversato quanto appreso dal suo passato di escursionista

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Sono disponibili quattro versioni: due hanno l’impugnatura in legno e la lama satinata, mentre le altre abbinano il medesimo manico in G10 nero a due differenti finiture dell’acciaio

e dalla sua passione per l’archeologia, abbinandovi l’uso di programmi per la progettazione avanzata, quali Catià, Solidworks, Inventor, per ottenere prodotti sempre più robusti e innovativi. Che si tratti di un coltello fatto per lavorare è chiaro già dal primo contatto: il design è piuttosto semplice, senza inutili orpelli, così come lo schema costruttivo, full tang. Si nota subito anche la cura costruttiva, che traspare chiaramente da schiena e perimetro

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Le guancette sono ricoperte da una sottile lavorazione CNC, che dona al manico un grip superiore, senza risultare abrasiva durante l’uso continuato

del codolo, accuratamente stondati, oltre che dalla raffinata lavorazione a CNC delle guancette, che aggiunge grip senza essere abrasiva. In mano si apprezza l’ottima ergonomia dell’impugnatura, priva di qualsiasi spigolo che possa dare fastidio nell’uso continuato, e che non lascia scomodi vuoti nel palmo. Le guancette lasciano scoperto il codolo solo poco prima della fine, che dunque può essere usata per battere senza timore di danni. Qui è collocato anche il foro per il cordino, in modo che non sia invadente. Il ramo di guardia inferiore è ben sviluppato, così da essere protettivo, mentre quello superiore è appena accennato, per suggerire la posizione del pollice, piuttosto che imporla.

Lama in 4 varianti

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Il codolo è ampiamente scaricato, in modo da ridurre il peso totale del coltello e migliorarne il bilanciamento. Le zone scaricate sono lontane da quelle maggiormente sollecitate

La lama è in Sleipner temprato a 60-61 Hrc, con profilo al limite fra clip e drop point e bisellatura a tre quarti, leggermente concava per migliorare le doti di taglio. Sono disponibili quattro varianti: due con lama satinata e manico in legno, di ulivo o pau santo; altre due con impugnatura in G10 nero e lama satinata oppure rivestita in Pvd e trattata stonewashed.

I foderi sono due: con i modelli in G10 riceviamo una custodia dal sapore tattico, in Cordura e dotata di interfaccia MO.L.L.E., con un’anima interna in plastica. Ai legni è stata abbinato un più classico astuccio in cuoio marrone, ben realizzato, ma dotato solamente del passante da cintura. In entrambi i casi, la ritenzione è affidata a un lacciolo con bottone automatico.

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A seconda che si scelga il legno o il laminato sintetico, cambiano anche i foderi. Nel primo caso ne viene fornito uno in cuoio, classico ed elegante; nel secondo d’impostazione militare, dotato di interfaccia MO.L.L.E. posteriore

Posto che l’M5 è un prodotto molto valido, quale versione scegliere? Dipende da cosa cercate. L’M5 con manico in ulivo pesa 200 grammi, valore che per quello in G10 sale di una quarantina di grammi. Lo stesso discorso vale per i foderi: quello in pelle, abbinato alle versioni in legno, sfiora gli 80 grammi, mentre quello in nylon fornito con le versioni in G10, arriva a 120. Ovviamente, le versioni in materiali sintetici offrono in cambio una maggiore resistenza ai fattori ambientali, e più opzioni di porto.

di Tommaso Rumici (tratto da Coltelli n° 74 febb-mar 2016)

Scheda tecnica

Produttore: Lionsteel
Modello: M5
Designer: Molletta (www.mollettaknives.com)
Materiale lama: Sleipner 60-61 HRC
Materiale manico: Ulivo; G10; Pau santo; G10
Lunghezza totale: 240 mm
Lunghezza lama: 115 mm
Spessore lama: 4,5 mm
Peso: 198g (legno) 241 g (G10)
Fodero: cuoio (legni); Cordura (G10)
Prezzi indicativi: lame satinate 160 euro; G10 con lama nera 180 euro