Pistol brace in America, parlamento censura governo

Pistol brace in America: Ar15
© Guy J. Sagi / shutterstock

La Camera ha approvato una sorta di mozione di censura contro il nuovo regolamento che disciplina la registrazione dei pistol brace in America.

Ci sarà da vedere che cosa deciderà il Senato mentre la campagna elettorale per la Casa bianca s’avvicina, ma nel frattempo alla Camera dove ha la maggioranza l’opposizione repubblicana ha inflitto una sconfitta all’amministrazione Biden: negli scorsi giorni è stata infatti approvata a maggioranza la risoluzione Hj 44 (primo firmatario Andrew Clyde, Georgia) con la quale si censura («providing for congressional disapproval») la nuova regolamentazione dei pistol brace. L’obiettivo è abrogarla («such rule shall have no force or effect»).

Nello scorso gennaio l’amministrazione federale stabilì infatti che questi dispositivi, che consentono di utilizzare alcune armi lunghe con una sola mano, debbano essere sottoposti a controlli maggiori; le armi su cui sono installate sono state riclassificate, e devono essere registrate secondo quanto previsto dal National firearm act; per farlo c’era tempo fino al 1° giugno.

Ma gli stabilizing brace denunciati sono stati poco più di 250.000, una frazione esigua di quelli a giro sul territorio federale; l’Atf stima infatti che ne esistano dai tre ai sette milioni, ma secondo alcune ricerche degli uffici parlamentari il numero minimo schizza fino a dieci milioni, e quello massimo a quaranta; ne sono dunque stati registrati tra lo 0,6% e l’8%.

E non che le sanzioni non esistano. Chi possiede un’arma con installato uno stabilizing brace non registrato rischia 10.000 dollari di multa e fino a dieci anni di carcere.

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