Armi in vacanza (e nelle seconde case): i nostri consigli

Armi in vacanza (e nelle seconde case) i nostri consigli

Come portare le armi in vacanza è un argomento fonte di quesiti e preoccupazioni che aumentano – come nel periodo pasquale – negli spostamenti per viaggi e ferie. I consigli (pratici e legali) dell’avvocato Fabio Ferrari

Come intuibile, viaggiare verso una località di vacanza o una seconda casa con arma al seguito – per farne uso anche lontano da casa – non è vietato e non incontra ostacoli, tranne i confini nazionali. Le licenze di porto d’armi sono valide sull’intero territorio nazionale; per i viaggi all’estero valgono regole differenti, che esulano da questa breve trattazione. Dal punto di vista amministrativo, dunque, portarsi una pistola o un fucile presso la seconda casa o nella località prescelta per un periodo di ferie, non richiede altro che il porto d’armi in corso di validità. Tecnicamente, lo spostamento sarà trattato come un trasporto di armi, sul quale abbiamo già parlato diffusamente, che divengono oggetto di trasferimento temporaneo. Armi in custodia, ovviamente scariche! Munizioni, se le portate da casa, nei loro contenitori.

Itinerario e soste

Qualche attenzione in più per il viaggio. Andare al poligono o al campo di tiro è solitamente un tragitto medio o breve. Recarsi in ferie contempla talvolta spostamenti significativi, di molte centinaia di chilometri. Particolare attenzione alle soste. La regola generale da rispettare è che le armi non devono essere abbandonate sul mezzo di trasporto. A questo si aggiunge il rischio delle fermate nelle aree di sosta, che nel periodo estivo diventano terreno di caccia per ladri e borseggiatori. Di solito la Polizia e/o i gestori della rete autostradale avvisano gli utenti su quali sono le aree più a rischio. Siccome il viaggio viene pianificato in anticipo, dovrete considerare anche tali fattori per scegliere in modo accorto l’itinerario e le soste. In ogni caso, come già detto, se vi fermate a mangiare portate l’arma con voi (nella custodia, ovviamente) all’interno del ristorante e non lasciatela in auto.

Raggiunta la destinazione

Il dubbio maggiore è sulla necessità di denuncia. Siccome una vacanza, pur breve, dura più di 72 ore (tranne casi particolari), la risposta è positiva. Comprendo che questa è una scocciatura, però il fine della denuncia di detenzione è porre al corrente le forze dell’ordine sui luoghi ove si trovano quelle determinate armi. Quindi occorre informare la stazione dei Carabinieri o l’ufficio della Polizia di Stato che hanno presidio sul territorio, del trasferimento temporaneo dell’arma. L’onere di custodia diligente non viene meno in queste circostanze; è necessario prevedere un sistema di custodia adeguato, al pari di quando l’arma si trova nel luogo di detenzione abituale.

Se questo è relativamente facile per le seconde case, può essere più complesso se il soggiorno è presso una struttura alberghiera. Una pistola sta comodamente in una piccola cassaforte che è dotazione standard nella maggior parte delle camere degli hotel; non così un fucile, quindi informatevi bene prima di prenotare. Se non detenete la sola arma oggetto del trasferimento temporaneo, prima della partenza mettete in sicurezza quelle che restano a casa. Fate un controllo per non lasciare in giro cartucce e polvere da sparo e verificate che tutte le armi che rimangono a casa siano correttamente custodite. Sono pochi minuti ben spesi, che potrebbero evitare future contestazioni e scocciature varie.

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