A Padova da oggi sequestro cautelare di armi “in caso di conflittualità relazionale”

Conflittualità relazionale

Non è necessario aver commesso il reato per subire il sequestro cautelare delle armi: ha deciso così il questore di Padova Paolo Fassari.

In caso di possibile stalking o conflittualità relazionale, non è necessario aver commesso il reato per subire il sequestro cautelare delle armi: ha deciso così il numero uno della questura di Padova Paolo Fassari.
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La questura di Padova sposa la linea dura: “non è necessario aver commesso il reato per provvedere al ritiro delle armi. Basta una mera conflittualità relazionale per creare il pericolo e quindi procedere cautelativamente”. Nel caso di episodi di stalking, richieste di ammonimento e litigi familiari o di vicinato, se reiterati e particolarmente violenti, le pattuglie sul territorio provvederanno al sequestro cautelare di “pistole o fucili e al ritiro delle relative autorizzazioni, qualora qualcuno tra i coinvolti ne sia in possesso”. Sequestrabili anche armi storiche o di valore artistico. La decisone del questore Paolo Fassari nasce dalla constatazione che “talvolta l’aggressore, nonostante denunciato per reiterate violazioni a danno della vittima, risultava ancora in possesso di armi, perché titolare di licenza per difesa personale o per pratica sportiva”. Negli ultimi mesi la questura di Padova ha effettuato nove sequestri cautelativi, quattro dei quali per motivi conflittuali: sono in corso i procedimenti per giungere al divieto di detenzione. Nella provincia di Padova il numero di porto d’armi ammonta a 18.544 (7.482 venatori, 11.062 sportivi).