Sgominate due gang coinvolte nel traffico illegale d’armi

Traffico illegale d’armi
Archivio Shutterstock / NEstudio

Agivano tra Polonia, Svezia e Slovacchia. Si fa il conto di circa diecimila armi illegali immesse sul mercato

Sgominate due gang coinvolte nel traffico illegale d’armi
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Erano attive in Europa, nel traffico illegale d’armi. Gli investigatori hanno scoperto due gang polacche e svedesi che hanno introdotto sul mercato circa 10.000 armi illegali. Nel corso di un raid, la polizia ha confiscato 340 armi pronte a essere vendute.

La provenienza slovacca delle armi disattivate e poi riattivate

La testata Sme.sk riporta che 1.800 armi erano di provenienza slovacca. I membri delle gang avevano imparato a rendere di nuovo funzionanti le armi disattivate. Poi ne avevano immesse sul mercato circa 1.500, partendo soprattutto dalla Slovacchia. Anche in Svezia sono state ritrovate un paio di centinaia di armi illegali con la medesima provenienza.
Fino al cambio legislativo del 2015, la disattivazione delle armi in Slovacchia era tale che il ripristino poteva essere realizzato con poche modifiche e a basso costo. Poi è entrata in vigore una nuova normativa. Adesso la legge prevede che, oltre alla modifica della canna, sia necessario effettuare anche altri cambiamenti in diverse parti dell’arma. Adesso è obbligatorio rendere il meccanismo di sparo più debole in modo da non sopportare la pressione di un proiettile vero.
E non è neppure necessario tendere l’orecchio per sentire altri commenti, più o meno interessati, sulla necessità di portare a compimento l’approvazione della nuova Direttiva Armi. Ma servirà davvero?