Sostituire le munizioni con il laser, l’Italia sulle barricate

Armi laser

Luciano Rossi sfiducia apertamente il presidente dell’Issf Olegario Vazquez Rana: inaccettabile la proposta del vicepresidente Gary Anderson. Si cambierebbe profondamente il volto di tiro a volo e tiro a segno.

No alle armi laser: Luciano Rossi sfiducia Olegario Vazquez Rana e chiede la convocazione dell'assemblea straordinaria dell'Issf.
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La rivoluzione del tiro, a segno e a volo, passa dalla sostituzione delle munizioni con le armi laser. Almeno nelle intenzioni dell’americano Gary Anderson, uno dei vicepresidenti dell’Issf. E non subito, ma a partire dai Giochi del 2024, per la cui organizzazione sono ancora in ballo Parigi e Los Angeles. Ma l’Italia è pronta a dare battaglia. E il senatore Luciano Rossi, presidente Fitav e altro numero due della federazione internazionale, ha rotto gli indugi. Ritirando il proprio appoggio a Olegario Vazquez Rana, da 36 anni presidente della federazione internazionale. E raccogliendo già cinquanta firme in calce all’atto di sfiducia nel quale si richiede che sia indetta un’assemblea straordinaria dell’Issf.
«Non c’è trasparenza e non voglio che vengano tradite l’origine e la cultura del nostro sport. Per questo sono preoccupato e devo dissociarmi», commenta Rossi.

Certamente ha il suo peso anche l’esclusione dal double trap dal novero delle discipline olimpiche. Ma quella sulle armi laser, che potrebbe cambiare profondamente il volto dello sport, si annuncia apertamente come la battaglia decisiva.