Il vento delle destre spira su Budrio

Budrio
Archivio Shutterstock / Tinxi

Matteo Salvini, Roberto Calderoli e Giorgia Meloni fanno fronte comune per una riforma della legge sulla legittima difesa.

Matteo Salvini, Roberto Calderoli e Giorgia Meloni hanno preso posizione sull'omicidio di Budrio e sulla riforma della legge sulla legittima difesa.
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Legittima difesa sempre e comunque. A Budrio è morta la persona sbagliata”. È lapidario il tweet pubblicato da Matteo Salvini in contemporanea con la sua ospitata a Domenica Live. Il segretario della Lega Nord chiede poi “sei mesi di servizio militare e civile obbligatorio per insegnare uso delle armi, primo soccorso e protezione civile”. E ribadisce che “quando esce di casa, un rapinatore deve sapere che rischia la vita”.

L’omicidio di Budrio

Perché certamente è un fatto di cronaca e di sangue e come tale verrà sicuramente trattato. Ma ovviamente si stanno già facendo registrare le reazioni dei politici e dell’opinione pubblica sull’omicidio di Budrio, nel bolognese. Stavolta, a differenza di quanto avvenuto a Casaletto Lodigiano, il barista non ha cercato di reagire a un furto impugnando un’arma. E Davide Fabbri, 52 anni, è stato ucciso dal malvivente nel corso della colluttazione.

A bar aperto, l’esercente si è visto affrontare da un criminale in tuta mimetica che, fucile da caccia alla mano, gli ha intimato di consegnargli l’incasso. Fabbri ha reagito tentando di strappargli il fucile dalle mani e nella circostanza è partito un colpo verso il pavimento. Uno dei pallini ha colpito di striscio uno dei clienti. Il malvivente ha allora estratto una pistola e ha sparato al petto di Fabbri, uccidendolo. La domanda sorge quasi da sola: come sarebbe andata se il barista avesse avuto a disposizione un’arma?

Fratelli d’Italia e la Lega Nord dalla stessa parte

È chiara la risposta che suggeriscono Roberto Calderoli e Giorgia Meloni. Il vicepresidente del Senato fa da eco al leader del proprio partito chiedendo che il parlamento depenalizzi l’eccesso di legittima difesa. “Se i rapinatori sapessero che rischiano vent’anni di carcere solo per la rapina e che possono prendersi una fucilata dal proprietario, forse ci penserebbero due volte prima di colpire”. Giorgia Meloni parla di “rabbia e dolore” per il “destino tragico di chi non riesce a difendersi” e promette che Fratelli d’Italiacontinuerà a battersi in ogni sede per chiedere più sicurezza e una legge che sancisca un principio sacrosanto: la difesa è sempre legittima”.