Nordio: sull’uso legittimo delle armi il governo intende tutelare gli agenti di polizia

Nordio: sull’uso legittimo delle armi il governo intende tutelare gli agenti di polizia
© Alessia Pierdomenico / shutterstock

Intervenuto alla Camera per rispondere a due interrogazioni di Fratelli d’Italia e della Lega, il ministro Nordio ha annunciato che il governo è al lavoro per rimodulare il peso delle scriminanti in caso di uso legittimo delle armi da parte della polizia.

Il governo ha intenzione d’intervenire sia sul codice penale sia sul codice di procedura penale per rimodulare il peso delle cause di giustificazione (nel linguaggio tecnico si chiamano scriminanti: possono derivare «dall’esercizio di un diritto, dall’adempimento di un dovere, dallo stato di necessità») nell’uso legittimo delle armi da parte delle forze di polizia.

Lo ha detto Carlo Nordio, ministro della Giustizia del governo Meloni, intervenuto alla Camera nel corso del question time per rispondere a due interrogazioni di Fratelli d’Italia e della Lega.

Il governo, si è appreso, è al lavoro per costruire una norma che consenta alla persona interessata di partecipare agli atti dell’indagine senza che sia necessario iscrivere il suo nome nell’elenco delle notizie di reato; è un modo «per garantire la difesa che oggi è garantita senza dare questo marchio d’infamia (l’informazione di garanzia, ndr), che comporta una serie di conseguenze negative».

In parallelo, gli uffici del ministero della Giustizia stanno studiando la soluzione migliore per intervenire sul codice penale modificando la configurazione delle scriminanti, da considerare «elementi che [cancellano] la struttura dello stesso reato». Basta, spiega Nordio, «con questa storia che non sei punibile, cioè che hai fatto qualcosa di cattivo, ma lo Stato è buono e ti perdona»: bisogna eliminare direttamente l’illiceità del fatto.

Leggi le news, gli approfondimenti legali e i test di armi e di munizioni sul portale web di Armi Magazine.