“Il veleno dopo lo sparo”: a Venzone un convegno su piombo e caccia

Si terrà sabato 20 settembre, a Venzone (Ud), il convegno “Il veleno dopo lo sparo: l’avvelenamento da piombo negli uccelli selvatici”, un evento che affronterà un tema di grande attualità e rilevanza per il mondo venatorio. L’appuntamento è alle ore 10 presso il palazzo Orgnani Martina

Organizzato dal parco naturale delle Prealpi Giulie, in collaborazione con Federparchi, il convegno riunisce esperti di diversi settori per analizzare a 360 gradi gli effetti dell’avvelenamento da piombo, sia sugli animali selvatici sia sulla salute umana. Tra i relatori, spicca l’intervento di Marco Della Mea, cacciatore, tiratore e nostro collaboratore, che illustrerà l’evoluzione e lo stato dell’arte dei proiettili senza piombo, un tema centrale per il futuro dell’attività venatoria.

L’evento sarà anche l’occasione per l’inaugurazione di una mostra dedicata, che sarà aperta al pubblico fino al 24 ottobre, dal venerdì alla domenica.

Il programma completo del convegno

10.00 – saluto del sindaco di Venzone – Mauro Valent

10.05 – saluto del presidente del distretto venatorio Tarvisiano – Mario Agnola

10.10 – saluto del presidente del parco naturale regionale delle Prealpi Giulie – Anna Micelli

10.15 – presentazione della mostra – Enrico Bassi, curatore delle mostra

10.30 – osservazioni sull’effetto del saturnismo sui grifoni del Friuli Venezia Giulia – Fulvio Genero, direttore scientifico della riserva naturale lago di Cornino

10.45 – gli effetti del piombo sulla salute umana – Paolo Pischiutti, medico della prevenzione

11.00 – evoluzione e stato dell’arte dei proiettili senza piombo per la caccia – Marco Della Mea, cacciatore e giornalista pubblicista

11.20 – misure adottate nella regione Friuli Venezia Giulia – Dario Colombi, posizione organizzativa servizio caccia e risorse ittiche

11.35 – presentazione del convegno di Gorizia – Gloria Ramello, curatrice della mostra

11.45 – domande dal pubblico e conclusioni

12.00 – visita guidata alla mostra – Gloria Ramello ed Enrico Bassi, curatori della mostra