“Sulla legittima difesa ripartiamo dai due milioni di firme”

Aldo Di Giacomo legittima difesa

Aldo Di Giacomo (Sindacato polizia penitenziaria) ritiene essenziale che il prossimo parlamento affronti la questione legittima difesa partendo dalla legge di iniziativa popolare.

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©R. Classen

In questa campagna elettorale la sicurezza «continua a essere affrontata solo ed esclusivamente con strumentalità e speculazione politica per catturare i voti degli italiani giocando sulla paura», ma l’ennesima rapina in villa nel beneventano non può essere ancora una volta archiviata in fretta: Aldo Di Giacomo, segretario generale del Sindacato polizia penitenziaria e responsabile sicurezza di Civica popolare, chiede che il nuovo parlamento identifichi la sua priorità in un’autentica riforma della legittima difesa partendo dalla legge di iniziativa popolare che ha raccolto più di due milioni di firme. La norma deve funzionare come «forte deterrente nei confronti dei malviventi che devono capire a che cosa vanno incontro nella violazione di domicilio». Insieme a questo, per garantire la sicurezza dei cittadini è inevitabile un aumento delle risorse destinate alle forze dell’ordine.