Armi ai civili per contrastare la criminalità

Rodrigo Duterte armi ai civili

Il presidente delle Filippine Rodrigo Duterte sta valutando l’ipotesi di fornire armi ai civili, nel dettaglio ai responsabili dei barangay, per contrastare lo spaccio di droga e la criminalità del Paese.

Rodrigo Duterte armi ai civiliSe lo spaccio di droga è endemico e il tasso di criminalità sale, l’unica soluzione è fornire armi ai civili. È quello che ha pensato Rodrigo Duterte, presidente delle Filippine, che sta valutando di armare i 42.000 responsabili dei barangay, la più piccola unità del governo locale. Con barangay, o baranggay, si indica un borgo o una contrada. Se il provvedimento diventerà esecutivo, in alcuni casi le armi potranno essere fornite gratuitamente dal governo in una sorta di comodato. Prevista altrimenti una forma d’acquisto privato a rate. Per i capi dei barangay sono previste le medesime garanzie di polizia e soldati. Ossia: se nell’esercizio del loro dovere uccidessero un sospetto, non potranno essere puniti penalmente.

Per mettere in atto il provvedimento è necessario un confronto preliminare con polizia e servizi d’intelligence. L’idea di fornire armi (a colpo singolo) ai civili è supportata dall’associazione degli stessi capi dei barangay. Ma sono già arrivate proteste da parte delle organizzazioni non governative e a livello internazionale. Secondo i suoi oppositori, le politiche anticrimine di Duterte hanno già causato migliaia di morti di sospetti. Il governo, che non nega le morti, afferma però che fossero tutti “spacciatori o criminali”.