Calendario venatorio dell’Abruzzo: ricorso dei cacciatori

Tordo sassello su un ramo: ricorso contro calendario venatorio dell'Abruzzo
Archivio Shutterstock / Catherinka

Arcicaccia, Enalcaccia e Federcaccia hanno presentato ricorso contro il calendario venatorio dell’Abruzzo.

Il calendario venatorio dell’Abruzzo è ancora una volta sotto inchiesta. C’è di nuovo un ricorso pendente al TAR. È quello di Arcicaccia ed Enalcaccia, che contestano la data di chiusura della caccia a turdidi e beccaccia.

Tordo sassello su un ramo: ricorso contro calendario venatorio dell'Abruzzo
Archivio Shutterstock / Catherinka

Anche la Federcaccia si è associata all’appello contro l’anticipo della chiusura dal 19 gennaio 2017 al 31 dicembre 2016. L’udienza di merito è prevista per giovedì 15 dicembre 2016. In quella circostanza il Tar stabilità se concedere ai cacciatori abruzzesi diciannove giorni in più di prelievo venatorio.

I precedenti: le modifiche imposte al calendario venatorio dell’Abruzzo

È una stagione tormentata per la caccia in Abruzzo. A settembre, su impulso del WWF il TAR aveva sospeso il calendario venatorio. E costretto pertanto la Regione a una nuova delibera. Allora si era contestato il mancato principio di precauzione in assenza di monitoraggio preventivo delle specie coinvolte. E sotto la scure della giustizia amministrativa erano caduti beccaccia, cesena, tordo bottaccio e tordo sassello. Adesso si apre un nuovo capitolo della controversia sul calendario venatorio dell’Abruzzo.