Una cifra a cinque zeri per la storia delle armi leggere

Museo internazionale delle armi leggere
Archivio Shutterstock / Juan R. Velasco

Nel corso di un’udienza in consiglio, l’associazione che gestisce il Museo internazionale delle armi leggere ha richiesto 600.000 euro al Comune di Terni

Museo internazionale delle armi leggere
Archivio Shutterstock / Juan R. Velasco

600.000 euro dal Comune per continuare a vivere. È l’importo della richiesta rivolta dal Museo internazionale delle armi leggere alla città di Terni in cui ha luogo. Servono un nuovo ingresso e la cessione di un pezzo di terreno. Perché l’unica entrata della struttura si trova all’interno dei padiglioni del Polo di mantenimento armi leggere. Di fatto, il museo è un padiglione del complesso originario della fabbrica d’armi. È qui che entra in causa anche il ministero della Difesa, proprietario di una parte del terreno che il Museo internazionale delle armi leggere ha richiesto di acquisire.

E poi non sono più procrastinabili i lavori di consolidamento della struttura. È stato il colonnello Benigno Risio, presidente dell’associazione che gestisce il museo, a rivolgere le richieste alla prima e alla seconda commissione consiliare, convocate in seduta congiunta. L’intervento è stato reso possibile da una mozione depositata dal consigliere d’opposizione Enrico Melasecche (I Love Terni).