Rilevare le pressioni d’esercizio: le differenze tra Cip e Saami

La questione inerente le pressioni d’esercizio – per esempio dei calibri 5,56 Nato e .223 Remington – apre un controverso scenario, spesso oggetto di dibattito tra gli appassionati. Analizziamo quindi le differenze tra Cip e Saami

Comparare esattamente le pressioni d’esercizio delle munizioni americane ed europee non è sempre possibile. Complica ancor più la questione un eventuale parallelismo con la metodologia di misurazione specificamente adottata dalla Nato sulle cartucce militari. L’europea Cip (Commissione internazionale permanente per la prova delle armi da fuoco portatili) utilizza il sistema del trasduttore piezoelettrico con sonda posizionata – grossomodo – nella parte mediana della cartuccia. Per effettuare il rilievo, il bossolo viene forato in modo tale che i gas in espansione, al momento della combustione, possano direttamente interagire con il sensore. Differentemente, lo standard americano Saami (Sporting arms and ammunition manufacturers’ institute) non prevede nessuna modifica del bossolo ma mantiene invariata la posizione del sensore.

Le pressioni d’esercizio che si otterranno non saranno quindi sovrapponibili a quelle rilevate nel vecchio continente. La tecnica di verifica è palesemente differente rispetto al sistema Cip che, a parità di munizione, rileverà valori maggiori. Ulteriori sono i sistemi militari statunitensi. L’Epvat (Electronic pressure, velocity and action time), utilizzato dalla Nato per provare le pressioni dei calibri destinati alle armi leggere (5,56×45, 7,62×51, 9×19), posiziona il trasduttore all’altezza del colletto del bossolo. La metodologia Scatp (Small caliber ammunition test procedures), in uso presso l’Esercito degli Stati Uniti d’America, imita il sistema Saami. La durezza della lega di ottone e zinco che compone il bossolo, e il suo spessore, influiranno direttamente sulla capacità di dilatazione interagendo, quindi, con la misurazione. Motivo per il quale, le specifiche Cip sono tra le più attendibili.

Cip e Saami per il .223 Remington

Tornando al calibro .223 Remington, la Cip prevede una P massima media pari a 4.300 bar, uguali a 62.366 psi (pounds per square inch, o libbre per pollici quadrati). Lo standard Saami fissa in 55.000 psi il limite delle pressioni medie del calibro .223 Remington, corrispondenti a 3.792 bar. Considerando che munizioni testate negli Usa vengono vendute in Europa e viceversa, superando in entrambi i casi le verifiche di conformità, può ipotizzarsi una verosimile uniformità tra i rispettivi valori. Diversi sistemi di rilievo non potranno che offrire difformi pressioni d’esercizio pur analizzando la stessa munizione per calibro e tipologia.