Licenza per uso sportivo e difesa personale: la sentenza

Licenza per uso sportivo e difesa personale: uomo davanti alla finestra, di spalle, con pistola in mano
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Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso di un tiratore mantovano che, titolare di licenza per uso sportivo, aveva sparato un colpo in aria per dissuadere alcuni ladri nei pressi della propria abitazione.

La licenza per uso sportivo impedisce di utilizzare le armi per finalità diverse, come la difesa personale. È dirompente la sentenza 8522/2022 emessa dal Consiglio di Stato qualche giorno fa; un tiratore mantovano cui la prefettura aveva revocato il porto d’armi dopo che aveva sparato un colpo intimidatorio per dissuadere alcuni ladri nei pressi della propria abitazione s’è visto respingere il proprio ricorso.

Per prefettura e Consiglio di Stato il motivo per cui si rilascia la licenza è strettamente legato all’impiego dell’arma; «altri sono infatti i presupposti e i procedimenti quando si tratta di rilasciare licenze per difesa personale». E dunque sparare in aria per dissuadere i ladri dal compiere un furto è un abuso «se l’arma risulta disponibile per una finalità diversa dalla difesa personale»; e l’evento «costituisce un’ipotesi ragionevole e probabile d’inaffidabilità del soggetto», tale da portare alla revoca della licenza. Di sicuro nelle prossime settimane ci sarà modo di discuterne.

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