«Le pistole erano di mio fratello, scomparso nel 1992»

© Zoka 74 (Foto d'archivio)

L’orologiaio livornese intervenuto pistola in mano, pur privo di porto d’armi, per difendere una donna dall’aggressione del marito tenta di giustificarsi in un’intervista rilasciata al Tirreno.

legittima difesa orologiaio livornese
© Zoka 74
(Foto d’archivio)

«Avevo paura e ho reagito di conseguenza, ma avevo inserito la sicura e non avrei mai sparato». Si difende così l’orologiaio livornese intervenuto per difendere una donna aggredita dal marito davanti al proprio negozio. L’uomo, che nel corso dell’alterco ha estratto una pistola pur essendo privo di porto d’armi, è stato denunciato per porto abusivo e detenzione abusiva di armi e minacce aggravate. Ma in un’intervista comparsa sul Tirreno tenta di giustificarsi affermando che, delle sei pistole trovate nel suo laboratorio, due erano state «denunciate in passato, specificando che le avrei tenute nella mia orologeria dell’epoca». Ma poi «ci siamo trasferiti e non ho comunicato il cambio del luogo di detenzione delle armi. E questo è stato il mio primo errore, sinceramente non pensavo che ci fosse bisogno di un’altra dichiarazione».

Le altre quattro pistole «erano tutte di mio fratello e le teneva nella sua orologeria, sempre qui in zona. Purtroppo è scomparso nel 1992, venticinque anni fa, e all’epoca presi io quelle pistole, mettendole subito nella mia cassaforte insieme alle due che avevo già. E qui c’è il secondo errore, perché bastava una semplice dichiarazione alle forze dell’ordine per evitare tutti questi guai». A una domanda sul porto d’armi risponde che «prima ce l’avevo a scopo difensivo, visto che ho sempre lavorato con orologi di valore, ma alla scadenza non l’ho rinnovato. Non mi interessava, l’ultima volta che sono andato al poligono è stata quasi trent’anni fa». L’intervista si chiude con un commento al limite del surreale. «Ora voglio chiudere questa brutta storia e tornare a lavorare in tranquillità». Ma è probabile che non sarà così facile, perlomeno in tempi brevi.