Vigili senz’armi, la polemica

Ph Claudio Divizia

«Una visione del tutto anacronistica». Gli agenti della polizia municipale di Siena commentano così la decisione dell’amministrazione che continua a lasciarli privi di armi.

Gli agenti della polizia municipale di Siena hanno scritto una lettera a sindaco e ministro dell'Interno per chiedere di essere dotati di armi in servizio.
Ph Claudio Divizia

Si approssima il Palio di Siena e i vigili urbani protestano contro l’amministrazione che continua a dire di no alla dotazione di armi. Ad alzare la voce è il sindacato Uil Fpl che ha inviato una lettera aperta al sindaco Bruno Valentini, al presidente del Consiglio comunale e al ministro dell’Interno Marco Minniti. Il sindacato ritiene “inadeguata” la normativa nazionale “a cui da venticinque anni governo e parlamento non trovano il modo di dare soluzione”. L’Uil Fpl ritorna sulle dichiarazioni rilasciate da Valentini un anno fa, quando il sindaco si espresse ritenendo «strano che siano necessarie le armi per controllare il funzionamento di un bar, che non si dia da bere a un minorenne, per evitare che macchine e motorini entrino in una zona vietata. Entrare nel dibattito sull’uso delle armi significa dare un’immagine della città che non è reale».

Ma gli agenti della polizia municipale di Siena vi oppongono “una situazione di massima attenzione a seguito degli eventi che hanno colpito il continente negli ultimi due anni“. E costringerli a prestare servizio privi di armi “appare una visione anacronistica e distorta del contesto“.