“Selvatici e buoni”, come gustarsi la selvaggina

Selvatici e buoni carne di cervo
La Fondazione UNA Onlus ha preso parte a “Selvatici e buoni”, incontro organizzati presso Caccia Country – Fiera di Forlì

La Fondazione UNA Onlus ha preso parte a “Selvatici e buoni”, incontro organizzato presso Caccia Country – Fiera di Forlì

“Selvatici e buoni” serve a ricordare che la Fondazione UNA Onlus è sempre più introdotta nel tessuto sociale del Paese. Il 26 novembre la Fondazione Uomo Natura Ambiente ha partecipato a Caccia Country – Fiera di Forli.

"Selvatici e buoni" carne di cervo
La Fondazione UNA Onlus ha preso parte a “Selvatici e buoni”, incontro organizzati presso Caccia Country – Fiera di Forlì

E all’interno della manifestazione ha preso parte a tre eventi educativi per scolaresche e visitatori.
Gli incontri, intitolati “Selvatici e buoni”, sono stati incentrati sulla carne di selvaggina e hanno visto l’intervento dell’editore Michele Milani.

“Selvatici e buoni”, il giusto trattamento nella filiera

Sono state descritte le tappe di una filiera tracciabile e sicura nel percorso dal bosco alla tavola. E non si potevano certo dimenticare le procedure corrette per non perdere le caratteristiche nutrizionali delle carni selvatiche.
Tracciabilità, sicurezza alimentare, trasparenza e legalità rappresentano i punti cardine all’interno della filiera della selvaggina. La carne, tanto pregiata quanto sottovalutata, merita invece di essere valorizzata anche dal punto di vista economico e occupazionale.

I valori della Fondazione UNA

L’evento è stato introdotto da Giovanni Ghini, che ha spiegato a studenti e visitatori valori e mission della Fondazione UNA.
“Selvatici e buoni” è un progetto curato dall’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Alla realizzazione hanno collaborato il Dipartimento di Veterinaria dell’Università di Milano e la Società Italiana di Medicina veterinaria preventiva.
Nicola Perrotti, presidente UNA, ribadisce che con questo passo “continua il percorso di consolidamento all’interno del mondo venatorio. A Forlì abbiamo raccontato i nostri progetti e il nostro modo di intendere il rapporto uomo-ambiente. Le nuove generazioni sono libere dai pregiudizi del passato sulla coesistenza tra mondo venatorio e mondo ambientalista. Sono loro che rappresentano il futuro per costruire una nuova idea di gestione della natura salvaguardando la biodiversità”.