Rompifiamma, spegnifiamma, compensatori e freni di bocca

Rompifiamma, spegnifiamma, compensatori e freni di bocca

Non tutti gli aggeggi che possiamo vedere montati sulla volata di un’arma sono freni di bocca: per rispondere ad altre esigenze esistono infatti apparati che svolgono funzioni diverse ma importanti, come gli spegnifiamma (flash hider) e i compensatori, anche se è bene precisare che molti accessori che completano la canna di una carabina possono svolgere contemporaneamente più mansioni

Una famosa fotografia di G. Silk che illustra la fiammata di un Bren: lo spegnifiamma evita solo che la fiammata interferisca con la linea di mira

Come indica il nome, lo spegnifiamma serve a ridurre la vampa che, soprattutto di notte o con scarsa illuminazione, potrebbe dare fastidio al tiratore. I più semplici spegnifiamma sono costituiti da coni, più o meno lunghi, che riducono il diametro della fiammata: esempi tipici sono quelli che equipaggiavano la Jungle Carbine, versione accorciata dell’Enfield N.4, oppure il Bren o ancora la mitragliatrice Schwarlose nonché il buffo “imbuto” montabile sul Garand “sniper”. Alcuni flash hider sono in effetti dei “rompi fiamma”. Questi apparati fanno sì che la palla di fuoco che si genera allo sparo venga spezzata in varie lingue di fuoco che non si pongono direttamente sulla linea di mira: in alcuni casi fanno sì che il tiratore possa vedere solo una specie di V luminosa che non solo non lo abbaglia ma può aiutarlo a dirigere il tiro in condizioni di scarsa visibilità. Come esempi di rompi fiamma possiamo indicare quelli presenti sugli M14 americani o sui Fal inglesi.

Compensatori e freni di bocca

Anche armi moderne, come questo Hs2000, montano semplici rompi fiamma

I compensatori cercano di opporsi al movimento della canna, o meglio dell’arma, riducendone o appunto compensandone il movimento verso l’alto durante lo sparo. Ottengono questo scopo dirigendo parte dei gas verso la direzione opposta al moto che intendono contrastare: famosi i tagli verticali del Cutts Compensator. del Thompson, quelli presenti sul Mab e la “fetta di salame” dell’Akm.

I freni di bocca fanno in modo di tirare in avanti l’arma, opponendosi al moto di rinculo, ossia al movimento rettilineo che la spinge all’indietro contro la spalla del tiratore. Per ottenere questo scopo i gas in uscita dalla volata vengono fatti urtare contro delle paratie ortogonali contro le quali scaricano parte della loro energia, per poi essere fatti defluire sempre ortogonalmente alla canna o, in alcuni casi, addirittura all’indietro.

Nella realtà

La Remington dota il suo 700 calibro .338 LM di un freno-compensatore: la prima funzione viene svolta dalle luci laterali, la seconda dai fori superiori

A parte alcuni casi come quelli citati sopra, è difficile trovare accessori che svolgano un unico compito: a seconda della geometria di fori e dei condotti di sfogo dei gas avremo freni che fungono anche da compensatori, spegnifiamma che hanno anche funzione di compensatore o freno e così via.