Verso il referendum sulla Direttiva armi in Svizzera

Verso il referendum sulla Direttiva armi in Svizzera
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Circolano sondaggi sulle intenzioni di voto in vista del referendum sulla Direttiva armi in Svizzera.

Se i sondaggi saranno confermati, quella che poteva preannunciarsi come una Brexit in scala è scongiurata: le ultime rilevazioni danno il sì saldamente avanti nel referendum sulla Direttiva armi in Svizzera. Il voto, in programma il 19 maggio, ha una valenza molto più che cantonale. Parlamento e consiglio federale si sono infatti detti certi che, in caso di no al recepimento della Direttiva Armi, la Svizzera abbandonerà automaticamente l’area Schengen e la Convenzione di Dublino.

Ma secondo i sondaggi, ultimo dei quali quello condotto da gfs.bern per SRF, circa due terzi dei cittadini sono favorevoli a una legge sulle armi più restrittiva rispetto al passato, se vuol dire rimanere agganciati all’Unione europea. Peraltro, la nuova legge svizzera sulle armi è più morbida rispetto alla Direttiva che i 28 hanno dovuto recepire. Tanto per dirne una, anche con questa norma ai privati cittadini non sarà assolutamente vietato detenere armi automatiche e semiautomatiche. A quanto si sa, circa il 48% di svizzeri possiede un’arma.

Il referendum sulla Direttiva armi in Svizzera

“Accettate il decreto federale del 28 settembre 2018, che conferma e implementa il trattato tra la Svizzera e l’Unione europea e recepisce la Direttiva 2017/853?”. È sostanzialmente questo il quesito che si troveranno davanti i cittadini chiamati a esprimersi nel referendum sulla Direttiva armi in Svizzera. Non abrogativo come in Italia, ma confermativo. La consultazione si è resa necessaria dopo che la Comunità di interessi del tiro svizzero ha raccolto 125.000 firme, più del doppio di quelle necessarie, per dare la parola ai cittadini su un tema così dibattuto.

Nell’arco politico, solo i conservatori dello Swiss people’s party, o Udc, si sono espressi per il no. Le altre forze sono pressoché tutte sull’altro schieramento. E, come si desume dai sondaggi dettagliati, anche i loro elettori. Troppo alta la posta in palio, ritengono. Ecco perché, a una settimana dalle elezioni europee, il referendum sulla Direttiva armi in Svizzera ha un peso molto più che nazionale.