Shothunt, auricolari elettronici protettivi versione Wireless

La confezione in cui vengono venduti gli Shothunt comprende la comoda custodia protettiva in plastica, sei pile, sei gommini in schiuma di tre diverse misure (S, M, L) e uno spazzolino per la pulizia. Per la versione Wireless abbiamo provato il collare per la connessione allo smartphone e alla ricetrasmittente (in questo caso una Midland G8)

Sono italiani gli Shothunt, auricolari elettronici protettivi versione Wireless dedicati a tutti gli appassionati di caccia e tiro prodotti dalla milanese Euro Sonit. Nella versione Wireless, oltre a offrire una protezione ottimale dal rumore dello sparo e il potenziamento dei suoni più deboli, consentono anche di comunicare con una ricetrasmittente e al telefono.

La confezione in cui vengono venduti gli Shothunt comprende la comoda custodia protettiva in plastica, sei pile, sei gommini in schiuma di tre diverse misure (S, M, L) e uno spazzolino per la pulizia. Per la versione Wireless abbiamo provato il collare per la connessione allo smartphone e alla ricetrasmittente (in questo caso una Midland G8)
La confezione in cui vengono venduti gli Shothunt comprende la comoda custodia protettiva in plastica, sei pile, sei gommini in schiuma di tre diverse misure (S, M, L) e uno spazzolino per la pulizia. Per la versione Wireless abbiamo provato il collare per la connessione allo smartphone e alla ricetrasmittente (in questo caso una Midland G8)

Chiunque frequenti cacciatori over 60enni lo sa bene: il loro udito non è praticamente mai al 100%. Anzi: decenni di spari a caccia senza protezione hanno minato l’efficienza dell’udito di molti di loro. E anche i tiratori, anche se le cuffie protettive sono obbligatorie al poligono, talvolta incappano in problemi di udito. Insomma, che si frequenti un campo di tiro o si affronti una battuta di caccia, il senso maggiormente bisognoso di protezione è l’udito. Le cuffie antirumore disponibili hanno prezzi che vanno da poche decine di euro a circa 4-500 euro per i modelli elettronici che eliminano il suono degli spari e amplificano quelli più deboli, come le voci, così da non essere isolati dal resto del mondo quando s’indossano. E questo è un vantaggio di grande rilievo dal punto di vista della sicurezza. Le cuffie, però, hanno alcuni difetti: sono ingombranti, fanno sudare parecchio d’estate, s’impigliano nei vestiti (e non consentono di portare un cappello che non sia un berretto), è possono impicciare quando si poggia la guancia sul calcio del fucile. Tutti problemi risolti dagli Shothunt, auricolari elettronici che già qualche anno fa abbiamo avuto modo di provare nella loro versione standard e che ora abbiamo potuto mettere alla prova nella versione Wireless, che in più offre la possibilità di connettersi a un telefono o a un walkie-talkie.

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Gli Shotunt Wireless sono disponibili con guscio arancione

A produrli è la milanese Euro Sonit, azienda che si occupa di produzione e importazione di apparecchi acustici fin dal 1989, e si è distinta per la realizzazione di dispositivi medici contro la sordità soprattutto con modelli intrauricolari.

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….oppure marrone

Come per gli standard, la parte elettronica degli Shothunt Wireless è composta da un processore 100% digitale con tecnologia multicanale che consente di tagliare solo i suoni fastidiosi, come gli spari, oltre gli 85 db, lasciando inalterati tutti gli altri, senza influire sulla direzionalità dei suoni che resta a 360°.

Ogni auricolare ha una propria regolazione dell’amplificazione, tramite un potenziometro regolabile con una piccola rotella (destro e sinistro sono così indipendenti). Non solo: essendo dotati di un potenziometro, gli auricolari di Euro Sonit consentono anche a chi ha un piccolo deficit uditivo di sentire i suoni più lievi, come lo frullo di un selvatico selvatico, che vengono amplificati fino a +20dB. Non solo: è anche possibile richiedere la pre-regolazione in base alle proprie esigenze uditive inviando un test audiometrico (il guadagno arriva fino a 40dB). La versione Wireless (disponibile marrone o arancione, e beige) ha una funzionalità in più rispetto a quella standard, essendo progettata per interfacciarsi con radio, ricetrasmittenti e cellulari. La possibilità di comunicazione sia in ricezione, sia in trasmissione è realizzata attraverso un collare a induzione magnetica: posto attorno al collo, genera un flusso magnetico invisibile che trasferisce il segnale dalla sorgente (ricetrasmettitore, radio o cellulare) direttamente agli auricolari dotati di una bobina magnetica (T-coil). Il segnale viene poi amplificato e convertito in suono dagli auricolari Wireless. Quando si vuole parlare invece, basta premere il pulsante PTT (solo per le ricetrasmittenti: il collare per il telefono ha un microfono sempre aperto) e parlare vicino al microfono posto sul pulsante stesso del collare. Nota importante: il collare non necessita di alimentazione. Shothunt offre collari per i principali dispositivi, poiché ogni radio ha il suo attacco specifico (compreso il jack da 3,5 mm per lo smartphone). Il collare è leggerissimo e ci si dimentica d’indossarlo; oltretutto, la parte in contatto con il collo è rivestita in un tessuto molto confortevole.

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Il collare a induzione magnetica, posto attorno al collo, genera un flusso magnetico invisibile che trasferisce il segnale dalla sorgente (ricetrasmettitore, radio o cellulare) direttamente agli auricolari

La resa sonora è molto buona: le telefonate hanno un audio fedele, senza ritardi. Oltre a questa funzione, anche i Wireless confermano i vantaggi degli auricolari Shothunt: sono confortevoli, non danno fastidio nemmeno dopo ore (un auricolare pesa un grammo), s’indossano anche in caso di pioggia senza problemi visto che la componentistica interna è idrorepellente grazie alla nano-tecnologia P2i Aridion che protegge da acqua, umidità, e sudore. Inoltre, le tre coppie di gommini intercambiabili Memory Foam (small, medium, large) consentono di adattare gli auricolari a tutti i condotti uditivi: vanno schiacciati prima d’indossarli e dopo circa 10 secondi tornano alle dimensioni iniziali adattandosi perfettamente alle pareti dell’orecchio. Paradossalmente le dimensioni contenute degli auricolari potrebbero essere uno dei limiti degli Shothunt: è facile rischiare di perderli, anche se sono venduti in una scatola di plastica molto comoda da portare in tasca e, una volta indossati, li si porta fino alla fine della cacciata o della sessione di tiro, togliendoli una volta tornati in auto.

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I collari dedicati alle ricetrasmittenti hanno un pulsante sul microfono da premere quando si vuole parlare

E chi ha mani grandi potrebbe avere qualche difficoltà nel gestire gli sportellini dove inserire le pile, che sono piccole batterie a pastiglia in zinco-aria 312 da 1,4 V. Queste garantiscono un’autonomia di funzionamento di 220 ore, ma continuate, nel senso che una volta tolta la protezione in plastica la pila comincia a consumarsi senza sosta (la carica naturale della pila si esaurisce nell’arco di una ventina di giorni dopo aver rimosso il sigillo protettivo). Il prezzo di una confezione da 6 batterie è di 5-6 euro (acquistabile on line sul sito di Shohunt). Un consiglio: se avete qualche dubbio sulle condizioni della batteria, basta chiudere l’auricolare in un pugno; se sentite un fischio, significa che il vostro Shothunt funziona ed è pronto all’uso.

Garanzia 24 mesi, prezzo 650 euro

da Beccacce che passione 6/2016 di Gianluigi Guiotto