Armi corte e 9×19, Daniele Piva (Beretta): “Più efficienti e un boost per lo sport”

Daniele Piva Beretta

Armi corte e 9×19: la notizia dell’apertura all’uso del calibro 9×19 anche per le pistole semiautomatiche interessa ovviamente molto i produttori di armi che potranno in primis uniformare la produzione per il mercato interno e quello estero.

Il futuro è d’obbligo perché la produzione – è un’ovvia constatazione – sarà doppia (9×21 e 9×19) ancora per anni, vista la mole di armi nel calibro italico presenti nelle casseforti degli appassionati.

Il commento di Beretta

Tra i primi commenti relativi alla notizia spicca quello del principale produttore italiano, Beretta Spa, nella persona di Daniele Piva, business unit director del colosso di Gardone Val Trompia, che ha evidenziato due principali benefici dalla decisione del nostro Parlamento.

Aziende più efficienti

Come noto, il 9×19 è il calibro più usato al mondo su questo tipo di armi” dice Piva; “solo in Italia, però, era presente tale distinzione con il 9×21 legata a logiche oramai divenute anacronistiche. Perciò, l’adeguamento di uniformità normativa Ue è da accogliere con grande gioia per almeno due motivi. Il primo, come è facile intuire, rende le aziende produttrici di armi capaci di semplificare i propri processi produttivi andando a migliorare la leva sull’efficienza”.

Un boost per lo sport

“Il secondo, altrettanto importante e del quale sono particolarmente lieto, è rappresentato da un enorme possibilità di scenario per l’Italia“, continua Piva, “si apre la straordinaria opportunità di diventare polo di attrazione anche per le importanti competizioni internazionali legate al Tiro Dinamico Sportivo, come del resto già accade per altre discipline del mondo Issf e Fitasc. Il poter godere della presenza dei più grandi atleti a livello internazionale di sicuro poterà a un marcato boost per la riqualificazione dell’intero ecosistema legato ai campi da tiro”.