Moderatore di suono come parte d’arma? La sentenza della Cassazione

Moderatore di suono come parte d’arma La sentenza della Cassazione
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La Cassazione chiarisce che anche dopo il recepimento della nuova direttiva il moderatore di suono, o silenziatore, dev’essere considerato parte d’arma.

Il moderatore di suono, volgarmente silenziatore, continua a essere designato come parte d’arma anche se la Direttiva armi approvata nel 2017 e recepita dall’Italia l’anno successivo non lo prevede esplicitamente. Lo ha chiarito la prima sezione penale della Cassazione (sentenza 28593/2022, motivazioni pubblicate il 20 luglio) respingendo sul punto un ricorso contro quanto deciso dal Tribunale del riesame di Roma.

È vero che il nuovo testo inserisce tra le parti solo alcune componenti essenziali dell’arma (canna, telaio, fusto, carrello, tamburo, otturatore, blocco di culatta) tra le quali non c’è il moderatore di suono. Ma per la Cassazione l’elenco non è esaustivo; il decreto legislativo che recepisce la Direttiva armi “non detta infatti una disciplina generale”; serve invece “a regolamentare la circolazione delle armi nel mercato interno dell’Unione europea”.

Nell’elenco delle parti d’arma restano dunque “tutti i componenti necessari a rendere l’arma atta allo sparo; quelli che contribuiscono a renderla più pericolosa per volume di fuoco o rapidità di sparo, precisione o simili; [quelli che contribuiscono a renderla] più insidiosa sempre che, pur avendo una loro autonomia funzionale, si prestino a una ricomposizione con l’arma mediante un processo di attuazione facile e veloce”. Pertanto rimangono escluse da questa categoria solo le parti di rifinitura o ornamento, che non hanno riflessi sul funzionamento o l’efficacia dell’arma.

D’altra parte non si può pensare che la nuova direttiva depotenzi le restrizioni; è infatti stata approvata con l’obiettivo esplicito “di rendere più efficace il contrasto all’uso criminale delle armi”. È dunque ovvia la risposta a chi si chiede se un moderatore di suono sia da considerare parte d’arma: sì, lo è, perché per le proprie caratteristiche rende l’arma più pericolosa.

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