Per celebrare i suoi cinque secoli di attività, Beretta ha in serbo numerosi eventi in tutto il mondo per includere nelle celebrazioni il maggior numero di appassionati; per i fortunati che avranno la possibilità di visitare l’azienda nel 2026, l’esperienza rimarrà un ricordo indelebile.
Tutto ebbe inizio il 3 ottobre 1526 quando Bartolomeo Beretta fornì 185 canne di archibugio all’Arsenale della Repubblica di Venezia per 296 ducati. Fu una semplice transazione su carta, ma quello scambio diede inizio a quella che sarebbe diventata la dinastia più longeva nella storia della produzione di armi da fuoco.
Oggi, con oltre 50 filiali in tutto il mondo, il Gruppo Beretta Holding è un leader di fama mondiale che si distingue nei settori della caccia, del tiro sportivo, della difesa e delle forze dell’ordine grazie a un’ampia selezione di prodotti di alta qualità.
15 generazioni Beretta

“Da quel momento in poi, c’è sempre stato un membro della nostra Famiglia a guidare l’azienda. Oggi siamo alla quindicesima generazione e siamo ancora qui, a Gardone Val Trompia, fedeli alla nostra eredità, orgogliosamente italiani e fortemente legati alla Valle e alla sua gente, ma con lo sguardo rivolto al mondo… e al futuro. Sono passati cinque secoli, ma quel fuoco, quella passione che ci animava allora, brucia ancora oggi, non solo nella nostra famiglia, ma in tutte le persone che hanno lavorato per rendere questa azienda un marchio di fama mondiale e un’azienda manifatturiera all’avanguardia” hanno dichiarato i rappresentanti della 15esima generazione della famiglia Beretta: Pietro Gussalli Beretta, presidente e ceo di Beretta Holdin

g, e Franco Gussalli Beretta, presidente e ceo di Fabbrica d’Armi Pietro Beretta Spa.
I festeggiamenti in programma
È un traguardo irripetibile per la più antica fabbrica d’armi al mondo: “Lo celebreremo per tutto l’anno, con l’obiettivo di coinvolgere il maggior numero di persone, cercando di far sentire tutti parte di questo anniversario. Non si tratta solo di una celebrazione della nostra famiglia e della nostra gente, ma di un tributo a ogni singolo cacciatore, tiratore o appassionato che ha reso Beretta ciò che è oggi, e un omaggio a coloro che renderanno Beretta ciò che sarà domani” ha affermato Carlo Gussalli Beretta, rappresentante della 16esima generazione.
Nel 2026 Beretta aprirà le sue porte e svelerà i segreti nascosti nella sua lunga storia: i successi e le sfide che hanno segnato il suo percorso, e i progetti in atto per mantenere l’azienda all’avanguardia negli ambiti della ricerca, della tecnologia e dell’industria manifatturiera.
Tanti gli eventi organizzati in tutto il mondo per includere nelle celebrazioni il maggior numero di appassionati, e, per i fortunati che avranno la possibilità di visitare l’azienda nel 2026, l’esperienza rimarrà un ricordo indelebile.
Un’occhiata al futuro
“Questo non è solo il festeggiamento dei nostri 500 anni; è anche una finestra sui prossimi 5 secoli di Beretta, una visione sul futuro dell’industria armiera. Questo anniversario ci ha dato una spinta in più per lavorare su progetti mai visti prima. L’audace team di Beretta ha lavorato duramente per creare prodotti inaspettati in ogni campo, combinando ciò che abbiamo imparato dal passato con la nostra visione del futuro e gli ultimi sviluppi provenienti da altri settori,” ha dichiarato Carlo Ferlito, ceo e direttore generale di Fabbrica d’Armi Pietro Beretta S.p.A.
I modelli del cinquecentenario
L’azienda di Gardone ha in serbo molte sorprese per il 2026, a partire dai prodotti. Beretta lancerà:
- 10 pezzi unici, prodotti esclusivi che esaltano design, arte e innovazione;
- sette edizioni limitate e speciali, che celebrano le icone del passato di Beretta e ne anticipano di nuove;
- piattaforme di prodotto inedite che guideranno la gamma Beretta nei prossimi anni
Ma la celebrazione va ben oltre il mondo arma. Abbigliamento esclusivo, accessori commemorativi e collaborazioni inaspettate con marchi leader di altri settori offriranno al pubblico nuovi modi per connettersi con questo momento storico e con il significato culturale più profondo del mondo delle armi da fuoco.











