Quanto fanno incassare le carabine semiautomatiche in America?

Quanto fanno incassare le carabine semiautomatiche in America: carabina stile Ar-15
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Il report della commissione Oversight and reform della Camera consente di capire quanto valga il mercato delle carabine semiautomatiche stile Ar-15 in America.

Lo spirito è chiaro, associarle alle sparatorie di massa e facilitare l’approvazione della legge che ne riduce la circolazione sul mercato civile, ma dal report della commissione Oversight and reform della Camera emerge comunque una serie di dati interessanti sulle carabine semiautomatiche stile Ar-15 in America; su tutti il fatturato nella decade 2012-2021, abbondantemente superiore al miliardo di dollari.

La cifra si ottiene sommando quanto dichiarato da Bushmaster, Daniel Defense, Smith & Wesson e Ruger; l’indagine parlamentare s’è concentrata su di loro (e su Sig Sauer che però s’è rifiutata di rispondere) per due ragioni, sia perché sono le più grandi sia perché le loro armi sono state impiegate in almeno una sparatoria di massa.

Con la vendita di armi stile Ar-15 nel decennio 2012-2021 Ruger, principale produttore di carabine americane, ha incassato 514 milioni di dollari; Daniel Defense 528 milioni; Smith & Wesson, secondo produttore di carabine americane, perlomeno 695 milioni; Bushmaster, coinvolta nelle traversie giudiziarie e finanziarie di Remington, si considera società nuova e ha comunicato solo i dati del 2021 (2,9 milioni).

Una tendenza chiara

Si sa che nel biennio 2020-2021 il mercato delle armi in America ha fatto registrare un exploit dovuto alla doppia azione pandemia-elezioni presidenziali; il report mostra che le carabine stile Ar-15 hanno seguito la tendenza. Dal 2019 al 2021 il fatturato di Daniel Defense in questo specifico settore è infatti passato da 40 a più di 120 milioni di dollari; il fatturato di Ruger da 39 a più di 103 milioni. Smith & Wesson ha comunicato soltanto i dati relativi a tutto il comparto delle armi lunghe (108 milioni nel 2019, 253 milioni nel 2021) del quale però si sa che le carabine Ar-15 valgono più della metà, quindi a star bassi 125 milioni.

È chiaro che una legge restrittiva sulle armi cosiddette d’assalto destinate al mercato civile farebbe sensibilmente contrarre il fatturato, negli ultimi anni alimentato anche da quelle che la commissione Oversight and reform designa come campagne di marketing aggressivo (armi presentate come potenziamento della virilità dei giovani, possibilità di pagamento a rate).

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