Permettetemi un ringraziamento a tutti coloro che, oltre a seguirmi sulle riviste, hanno impegnato il loro tempo su questo neonato blog. L’augurio è che diventi un  mezzo di confronto interattivo (domanda/risposta e confronto di idee e opinioni) sugli argomenti che saranno di volta in volta proposti. Sentitevi liberi di intervenire, e dire la vostra.

Iscrizioni 2017: la Uits accoglie (finalmente) la direttiva Coni

Iscrizioni 2017: la Uits accoglie (finalmente) la direttiva ConiIl primo mese dell’anno coincide, per moltissimi appassionati tiratori, con i rinnovi presso i poligoni e i campi di tiro. Tutti coloro che desiderano iscriversi a una o più sezioni del Tiro a segno nazionale devono sottostare alle istruzioni impartite dalla Uits (Unione Italiana Tiro a Segno) e dal suo neo-confermato presidente, Ernfried Obrist, al quale poco tempo fa avevo pubblicamente posto una domanda.

Come qualcuno rammenterà, avevo chiesto di spiegare perché la Uits avesse disatteso la risoluzione del Coni (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) del 10 giugno 2016 sui certificati medici. Un breve passo indietro per inquadrare la questione: il Coni aveva stabilito che nessun certificato medico andava presentato all’atto delle iscrizioni e dei rinnovi, eccezion fatta per gli agonisti di moltissime discipline sportive, tra le quali quelle del Tiro a segno. La Uits aveva replicato negando validità a tale “risoluzione”, annunciando che per iscriversi a una sezione Tsn sarebbe stata ancora necessaria, per tutti, la certificazione medica. Anche per i semplici frequentatori titolari di licenza di porto d’armi.

Un boccone amaro che… rischiava di raddoppiare, diventando oltremodo indigesto!

Questo perché, in un primo comunicato di pochi giorni fa, la Uits pretendeva anche il certificato anamnestico a ogni iscrizione annuale. Non uno, dunque, ma due certificati medici, i cui costi si aggiungevano alla tessera federale e alla quota di pertinenza della sezione locale del Tsn. Niente male vero? Tra lascia e raddoppia – insomma – sembrava che la Uits avesse scelto di raddoppiare gli oneri.

La reazione immediata di tanti tiratori e appassionati era stata a dir poco negativa; stavolta si sono incavolati di  brutto. Seguiva, a breve, la versione definitiva del “Manifesto Uits 2017”, inviato a tutte le sezioni del Tsn, dove come per magia è sparito l’obbligo della doppia certificazione per tutti coloro che posseggono un porto d’armi in corso di validità. Nessun certificato medico, quindi, come aveva indicato la direttiva Coni.

Negli ultimi due anni questo tema mi ha particolarmente appassionato. Ne ho fatto una battaglia quasi personale, scrivendo in molteplici occasioni che, tra la salute e il portafoglio, dovesse prevalere il buon senso. Presidente Obrist, con questa decisione non ha risposto a me (non mi reputo così importante), ma alle decine di migliaia di soci frequentatori che sorreggono l’attività del Tiro a segno, in tutte le sue forme.

Fabio Ferrari