Konus Absolute 5-40×56, cannocchiale di qualità

konus absolute

Il Konus Absolute introduce la tecnologia Ed (Extra low dispersion) Glass in una fascia di prezzo inedita, perché finora era destinata a ottiche ben più costose degli 899 euro richiesti dalla Casa veronese per il suo nuovo cannocchiale.

Ed Glass consiste in uno speciale vetro ottico che, grazie alla sua composizione chimica, presente caratteristiche di purezza e nitidezza che il normale vetro impiegato nella maggior parte delle ottiche da puntamento non consente di ottenere: l’immagine così è estremamente definita e contrastata anche al massimo ingrandimento o su distanze elevate.

Il Konus Absolute è stato inserito nelle ottiche da tiro, scelta che condividiamo perché i suoi 800 grammi lo rendono un po’ troppo pesante per la caccia, senza contare gli ingrandimenti fino a 40x, financo eccessivi per la pratica venatoria etica.

Tutto di serie

Oltre alla tecnologia Ed Glass, l’Absolute dispone di una serie di caratteristiche e raffinatezze molto apprezzabili nel tiro a lunga distanza: un buon reticolo illuminato (in blu o in rosso, regolabile su cinque intensità), la regolazione della parallasse, le torrette esposte azzerabili e con sistema di bloccaggio.

Si tratta dunque di un insieme di opzioni di serie che lo rendono un prodotto molto competitivo. Per ottenere questo concentrato di tecnologia, Konus fa realizzare il cannocchiale nella Repubblica popolare cinese, come è correttamente indicato nella parte inferiore dello chassis dove sono ospitate la meccanica di regolazione del reticolo e le tre torrette.

Come spesso avviene nelle ottiche provenienti dall’Estremo Oriente, e in particolare dalla Cina, la qualità delle lavorazioni meccaniche non lascia a desiderare e la finitura superficiale del tubo – classica ossidazione su alluminio – è molto ben eseguita. Il tubo ha il diametro standard europeo di 30 mm.

Lenti di qualità

Di qualità più che adeguata alla classe sono anche le lenti multi-trattate, capaci di una resa cromatica veramente realistica. L’oculare, inoltre, presenta la ghiera per la regolazione diottrica ricoperta in gomma, accorgimento non sempre presente là dove il prezzo è una variabile importante.

Quella per la regolazione del rapporto d’ingrandimento è invece in metallo e presenta la classica leva che ne facilita la rotazione; chi preferisce un’impostazione più tradizionale può toglierla, visto che è semplicemente avvitata.

Reticolo militare

L’Absolute si avvale di un reticolo di derivazione militare, denominato modified Mil-dot e posizionato sul secondo piano focale: di conseguenza non varia di dimensione al variare dell’ingrandimento.

È illuminabile in due colori (rosso e blu) su cinque livelli d’intensità che aiutano quando si deve sparare in poligoni male illuminati o con luce artificiale; allo “0” il dot risulta spento, mentre al valore “5” risulta illuminato alla massima intensità. La torretta che incorpora il reostato per la regolazione dell’intensità dell’illuminazione del reticolo è a sinistra e incorpora anche la ghiera per la regolazione della parallasse, registrabile tra 10 e 1.800 yard.

Le torrette per la regolazione del punto d’impatto modificano invece il reticolo a passi di un decimo di milliradiante all’interno di un intervallo di 20 Moa. Sono del tipo esposto: per essere regolate devono essere sollevate di circa 1 mm e non bisogna dimenticarsi di riportarle in posizione di blocco dopo la taratura del sistema-arma.

Riabbassando la sommità della torretta si blocca infatti nuovamente il meccanismo, mentre allentando il piccolo grano posto sulla circonferenza godronata è possibile ripristinare lo “zero” dopo aver effettuato la taratura sulla propria carabina.

Tra le caratteristiche di quest’ottica va segnalata la presenza nella confezione di vendita di un paraluce a vite da 100 mm, in grado di prevenire l’infiltrazione di qualsiasi luce parassita che potrebbe pregiudicare la migliore visione, di tappi copri-lenti trasparenti reciprocamente vincolati per mezzo dei due classici elastici, di un panno per la pulizia delle lenti, di una pila Cr2032, di una chiavetta per il tappo della batteria e di una brugola per l’azzeramento delle torrette.

La prova completa è uscita nel numero di giugno 2022 di Armi Magazine.